E' ormai assodato. Noi italiani siamo cittadini mono-tasking.
Per i nostri governanti e anche per gli oppositori le nostre menti non sono
in grado di mettere in fila due pensieri l'uno dietro l'altro, e tantomendo di
considerarli contemporaneamente. Questa è la scusa che ad oggi consente al
governo e alla complice opposizione di impedirci di esprimere il nostro voto su
regionali e referendum nella stessa giornata.
Tant'è che il governo è così accondiscendente nei confronti di
questa nostra menomazione che ha deciso di investire milioni di euro in più per
tenere due consultazioni separate anzichè una sola, con l'obbiettivo di
alleviarci la sofferenza di far funzionare i nostri stanchi neuroni.
Certo, è solo a causa di questa nostra condizione, che mi
sovviene di pensare che il tenere separate le cose serva ai nostri
beneamati potenti per fare in modo che una problematica reale quale
quella proposta dai referendum faccia da traino al partito che la appoggia
alle elezioni, e probabilmente che a loro volta, le elezioni regionali ottengano
il medesimo effetto sui referendum, consentendo loro di superare
abbondantemente il quorum.
Ora non voglio stancare troppo la mia limitata mente. Passo al
prossimo pensiero.