Mentre la chiesa sta sempre più nettamente facendo propaganda elettorale per l'astensione dal referendum, c'è chi deve dribblare le posizioni contrapposte all'interno della propria coalizione, per evitare che il patatrack si senta fino in Siberia. Un esempio è Prodi, che pur di non scontentare nessuno preferisce non esprimere la propria opinione in merito alla fecondazione assistita, tradendo così in un colpo solo, se stesso, la chiesa e la sinistra della sua coalizione.

«Non intendo più intervenire, nè lo farò in seguito sui temi del referendum»

Certo che con le prese di posizione della chiesa non si può certo biasimarlo.

«Ci auguriamo che la maggioranza degli italiani non vada alle urne quando si svolgeranno le votazioni referendarie». Scritto nero su bianco da Civiltà Cattolica, la posizione della Chiesa sui referendum che riguardano la fecondazione assistita è ormai più che ufficiale.

La domanda che mi pongo, dato per assunto che in politica prima o poi queste cose si pagano, è quanto tempo passerà prima che Prodi debba passare alla cassa?

Fonte: Prodi: di referendum non parlo più

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