Stamane esce su Panorama un articolo di Augusto Minzolini che da una chiara visione degli eventi che hanno portato al fallimento dell'accordo con le liste Radicali "Luca Coscioni". Nell'articolo si evidenzia come il partito dei Vescovi, che appare come un terzo polo nella contesa, si sia mosso per da un lato garantire a Berlusconi che  i Radicali non avrebbero stretto un'alleanza con la sinistra, garantendo così che essi non sarebbero diventati l'ago della bilancia, e dall'altra creando un vero e proprio tranello che ha indotto a trascinare a lungo la trattativa al solo scopo di farla fallire, con la complicità dell'anima clericale del'Unione.

Mi sembra che questo ci riporti indietro di almeno una cinquantina di anni, quando il peso della chiesa era molto maggiore di quello che oggi si è portati a credere, ma anche lasciando da parte queste considerazioni occorre aver presente che quelli che appaiono come tre poli distinti in realtà sono nientemeno che un unico monoblocco di potere clericale che trascina con se degli specchietti per le "allodole-elettori" chiamati sinistra, verdi, comunisti, e liberali, ma che in realtà non riescono ad avere un vero potere politico nell'ambito dei poli.

Questa pantomima è stata smascherata dall'operazione dei Radicali. Occorre tenerne conto quanto di va a votare.

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