Stamattina, ascoltando come di consueto il notiziario mentre percorrevo il tratto di strada che mi separa dall'ufficio, sono venuto a conoscenza dell'esito dell'ultimo incontro tra i miei compagni Radicali e la GAD. Forse qualcuno dei miei lettori ne sarà venuto a conoscenza, ma vista l'abitudine dei media italiani di dimenticarsi dei Radicali la ripeto in queste righe.

La GAD, ha deciso di rinunciare all'alleanza con le liste radicali "Luca Coscioni" per via del nome usato dalle liste stesse. Come ben sa che mi legge, Luca Coscioni è il nome simbolo della battaglia referendaria per restituire agli italiani la libertà in materia di fecondazione assistita. Così, la "sinistra" GAD, (grande e democratica solo nel nome, ma non certo nei fatti), ha deciso di dare ascolto alle falangi clericali e fondamentaliste che si annidano al suo interno e che da tempo chiedono di escludere dal teatro politico gli scomodi Radicali. Il puntiglio della GAD non è esattamente triviale come si può pensare, perchè in esso è racchiusa l'essenza stessa della battaglia Radicale.

Naturalmente come mi sarei certamente aspettato da un partito che fa della coerenza la sua bandiera, la richiesta di abbandonare le proprie radici politiche e ideali ha provocato la immediata reazione contraria da parte della direzione Radicale, che piuttosto che negare la propria essenza politica ha per fortuna preferito rinunciare a presentarsi alle regionali. So che questa è uno strano puntiglio in un paese in cui la scelta ricade spesso nel tradire i propri elettori per garantirsi una comoda poltrona, ma tant'è, i Radicali non hanno mai avuto questo vezzo di considerare "spazzatura" le idee di cui di fregiano pur di entrare a far parte del ricco establishment.

Plaudo quindi a questa scelta. Luca Coscioni è il nostro simbolo di libertà e non c'è nessuno che possa chiederci di rinunciare alla nostra identità.

Mi spiace per la GAD che assieme ad un altro "passo a destra" ha perso una bella occasione di rivendicare la propria connotazione di forza politica di sinistra, piuttosto che confermare la consuetà impressione di "sinistra" forza politica.

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