Ultimamente sento ripetere spesso questo schema, in
riferimento a svariate cose:
Io non ... ma ...
Ad esempio nei primi puntini si può mettere un riferimento a Microsoft,
oppure a Berlusconi e nei secondi una presa d'atto che qualcosa di buono ci
sia.
Trovo che questa moda sia un segno dei tempi. Se è vero come è vero che oggi
la discriminazione miete le sue vittime con facilità, questa forma verbale è una
sorta di prima difesa verso essa. Il pregiudizio che è fomentato verso
alcuni simboli, eletti come tali dai media o dalla moda, crea delle classi
sociali a cui molti sentono il bisogno di non appartenere. Ecco quindi che
escono cose di questo tipo.
E tristemente questo è il segno che la classe di cui invece si vuole far
parte è quella che discrimina. Altrimenti non ci sarebbe la necessità di fare
dei "distinguo".
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