Stamane demo.

Chi di voi ci è passato sa quale sia la tensione che accompagna momenti come questo. Ti prepari, una settimana intensa, fatta di mille cautele che hanno come unico scopo quello di mettere in piedi qualcosa, che spesso ancora non esiste, ma che deve piacere. Lavori sodo, predisponi, ti fai la scaletta e pensi a prevenire tutto quello che potrà succedere, conscio che ovviamente sarà quello che non hai previsto che ti potrà fregare, e ironia della sorte c'è sempre qualcosa che non hai previsto.

Poi arriva la demo. Sono tutti li, attorno ad un tavolo bello lucido e davanti ad un Barco da svariate migliaia di euro e tu spendi il briciolo di energie che sei riuscito a conservare per convincerli che quello che stanno vedendo è una cosa reale, che funziona e che è la soluzione che si aspettavano.

Ma la demo di quest'oggi è stata diversa. E' cominciata come una normale riunione, tra noi, gli analisti e i programmatori. E piano piano sono arrivati. Non tutti assieme, uno alla volta, bussano alla porta, permesso, ue... è qua che c'è il programma? Faciteme vedè. Una giornata, una demo. Massacrante, ma al tempo stesso molto umana e carica. Una giornata così ti stende, ma ti lascia un panorama di sensazioni, quasi "familiari" che non hanno alcunchè a che vedere con la sterile presentazione al pubblico erudito.

Ancora una volta i Napoletani mi hanno stupito.

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