Devo tristemente rilevare che il
mio commento di "solidarietà" a Pino Scaccia, è stato brutalmente censurato. Il
commento recitava più o meno così:
Quello che è
accaduto è la dimostrazione che il fenomeno "blog" fa paura al potere costituito
dei giornalisti, perchè restituisce la parola a chi la ne è il legittimo
proprietario.
Che ne dici di
un bel referendum per abolire l'ordine dei giornalisti?
Hai tutta la
mia solidarietà.
Chi avrà la pazienza di andare a
vedere nei commenti a questo post, troverà che
dell'intero testo è rimasta solo l'ultima riga. Proprio una bella azione per un
personaggio che gli eventi stanno trasformando in un paladino della libertà di
parola.
Evidentemente non è ammissibile
informare un giornalista che la casta di cui fa parte è un'istituzione che ha
come unico scopo quello di mantenere intatto il proprio potere, contro la reale
libertà di parola che in questo paese è negata a chi non ne faccia parte ed
evidentemente anche a chi ne fa parte.
L'unica attenuante che gli
concedo è la "paura" di essere espulso dalla casta e in questo modo perdere la
minima parte di "libertà vigilata" che gli era stata concessa.
Non so più se la mia solidarietà
sia ben riposta.