Workshop UGIdotNET: come eravamo

Ho ricevuto i risultati aggregati estratti dai moduli di feedback del workshop "WinFX & Vista", ed ho pensato che a qualcuno potesse interessare il dato che mostra la composizione dei partecipanti in termini di occupazione/mansione, quindi... Eccolo :-)

Sviluppatore 33.0%
Web developer 11.6%
Capo progetto 12.9%
Architetto di soluzioni 18.2%
Architetto di infrastruttura 3.5%
Manager/Direttore IT 6.9%
Sistemista 4.4%
Responsabile sicurezza informatica 0.9%
Studente 2.2%
Docente 2.8%
CIO 0.6%
Altro 2.8%

Tralasciando battute ovvie e scontate ("Responsabili di sicurezza ad un evento in Microsoft? Ma Microsoft e sicurezza non sono un ossimoro?", "Sistemisti ad un evento per sviluppatori? Lo vedi che sotto sotto lo sanno cosa dovrebbero imparare a fare?", ...), direi che emergono dati interessanti: siamo fondamentalmente sviluppatori (quasi il 45%), ma c'è una presenza significativa anche di architetti (22% circa, con mia personale grande soddisfazione) ed addirittura capi progetto (13% circa) o manager (circa 7%). Non male, infine, un 4 (e briciole) percento di sistemisti, e un giorno (quando sarò grande) capirò anche cosa sia un Chief Information Officier <g> Sospetto che gli "Altro" (circa 3%) fossero lì per i coffee break e le hostess, e non saprei dar loro torto :-)

Che dire? Visto che stiamo lavorando (ancora per poco: ci siamo quasi) sulla agenda dei Community Days, direi che ne terremo sicuramente conto.

posted @ venerdì 10 febbraio 2006 17:32

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Comments on this entry:

# re: Workshop UGIdotNET: come eravamo

Left by Michele Bersani at 10/02/2006 21:56
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per il CIO consiglio la serie di webcast:
http://www.microsoft.com/events/series/msecronmarkezich.mspx
sembra che alla fine del 486esimo webcast ci sia il segreto...ma devi seguirli tutti per scoprirlo.

# re: Workshop UGIdotNET: come eravamo

Left by Lorenzo Barbieri at 11/02/2006 00:29
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oltre alle hostess io direi anche per le receptionist... :-D

# re: Workshop UGIdotNET: come eravamo

Left by Marco Ganio V. at 13/02/2006 15:12
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Beh, non vedo perchè un Architect non dovrebbe essere lieto di partecipare ad un evento come quello che è stato organizzato (situazione parasiberiana a parte).
Dopotutto, nelle realtà piccole, Architect e capo progetto sono spesso la stessa persona. Sono cosciente che recentemente la definizione di Architect è stata come dire "rafforzata" da parte della Microsoft, introducendo criteri di esperienza e competenza dimostrabili, ma è pur vero che in assenza di un Architect "come Microsoft vuole", qualcuno lo deve pur fare :).

Personalmente ho esperienza di aziende piccole che mettono in piedi team più che rispettabili (spesso molto più rispettabili di altri team messi in piedi da grandi aziende, nella mia esperienza), anche grazie ai contratti di lavoro "nuovi", alla crescente percentuale dei freelancer con p.iva, e alle "purghe" di molte grandi aziende (evidentemente operazioni condotte sulle basi di costi e non di profittabilità o di valore). E' comune oggi trovare ottimi personaggi, quando non eccellenti (indipendentemente dal numero di certificazioni, persino) colpiti dai ridimensionamenti di un settore non certo molto florido ultimamente.

Anche se ciò non fosse, tuttavia, rimane nella mia opinione assurdo pensare che solo chi lavora nelle grandi aziende abbia possibilità di essere un "grande" nel proprio ruolo. O che solo le grandi aziende facciano grandi progetti: ultimamente direi invece che i grandi progetti siano "soffiati" dalle piccole-medie imprese, che con i nuovi contratti hanno costi inferiori e la spuntano sul prezzo (talvolta a danno della qualità, ma si sa: quando c'è il prezzo le "esigenze" del cliente si ammorbidiscono molto).

Molti, nelle piccole aziende, lavorano presso grandi aziende, e fanno realmente i capi progetto, anche se il progetto è del cliente!
Ecco che però, nel caso la grande azienda si trovasse in una piccola crisi e annunciasse una, come la chiamano, riorganizzazione con qualche taglio, i sindacati impongono la sostituzione dei consulenti con i dipendenti: il nostro capo progetto in consulenza probabilmente andrà "a casa" e magari dovrà cambiare mansione a seconda di quello che... c'è bisogno di fare.

Ecco perchè capita che viene all'evento degli sviluppatori: sa bene che dall'oggi al domani potrebbe capitargli di farlo, vuole essere pronto, e sa anche bene che il miglior modo di fare il capo progetto è essere anche un ottimo sviluppatore.
Stessa cosa vale per l'architect.
Dopotutto, come dicevo, quando non c'è il blasonato omino dei diagrammi (scusate, qualcuno rientra proprio in questa definizione), e spesso anche quando c'è, qualcuno lo deve fare, perchè il progetto potrebbe essere ampio e critico, ma il budget non consentire l'impiego di "pezzi da 90" come i Guru.

E allora, a mio avviso, meglio un architect per certi versi "improprio" che si impegna nel battere ogni possibile strada, o il proferssionista che sa di potersi trovare in qualsiasi ruolo dall'oggi al domani che cerca di anticipare ogni possibile scenario, che non coloro che dormono al riparo di un ruolo sempre uguale, ma che (e ovviamente non sono tutti, speriamo pochissimi) non fanno nulla per rivestirlo nel più degno dei modi possibili.

Onestamente, sperimentando una variabilità di ruolo a seconda del vento io stesso, non mi stupisco affatto che un architect (professionista o di una piccola azienda) si ponga il problema di essere all'altezza della situazione quando il suo "posto" dovesse vacillare e lui trovarsi a scrivere codice per la prima volta dopo anni.

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