SOB

Dopo due anni di “stop lavorativo forzato”, ora sto vivendo il trauma di un “reboot forzato” e purtroppo sto continuando a ritrovarmi davanti tristi sorprese.

Ricordo con nostalgia il 2002, quando il Framework .NET apparve come un solido, chiaro, potente e soprattutto “lineare” strumento di sviluppo. Secondo me la sua vera “potenza” era di permetterti di implementare procedure estremamente complesse, ai tempi, con “due righe” di codice estremamente chiare e comprensibili, sotto le quali si celava la complessità implementativa. Sotto questo aspetto includo anche la convergenza web-win-mobile, di accesso ai dati, ecc.

Poi il “web 2.0” è esploso come una supernova di idee, innovazioni, filosofie, social, tools, tecnologie, pattern, framework e tanta altra succosa carne al fuoco.

Ma come sappiamo, la supernova è la fine del ciclo di vita di una stella. Da lì in poi la sua luminosità non può che diminuire, se non addirittura essere rimpiazzata da un buco nero…

Ok, non sto gufando contro il web e la mia è solo una metafora, ma l’andamento che vedo da diversi anni (e che ritrovo oggi ancora più rinforzato) non mi piace per niente. Le potenzialità “tecniche” sono aumentate, ma la loro fruibilità mi sembra diminuita. Oltre a questo, dal punto di vista dell’utente, per quel che posso vedere dal mio attuale “angolino”, non mi sembra di vedere emancipazioni sostanziali: interagiamo più o meno con lo stesso tipo di UI, più o meno con lo stesso tipo di strumenti, ma con più cose che ci “piombano” addosso.

Ho visto, per esempio, il vagito di Infocard come strumento multipiattaforma di login federato, che avrebbe messo quasi del tutto fine, per esempio, al social engineering delle password rubate e che invece è stato “umiliato” dal login federato multi identifier (Google, Live, FB, Twitter…), sempre basato su username-password (così se ti frego un’autenticazione poi entro in tutti i siti “collegati”, geniale!). Chiaro… il “pubblico” determina vincitori e vinti, ma non dovrebbe essere nostro dovere di tecnici guidare la massa verso l’emancipazione? Ok, la risposta è: “Si, in un mondo perfetto…”, ma dobbiamo cercare sempre quantomeno di “tendere” verso la perfezione!

Ricordo il mio entusiasmo per l’annuncio della SDK Win per Kinect, che poteva veramente essere una rivoluzione, ma ecco una serie di proposte insipide (Kinect per… “chattare”?!?) e qualche assurdo vincolo tecnico/economico (perchè la Kinect XBOX non può essere utilizzata per Win?!?) e tanti saluti. Poi… non sono aggiornato sull’argomento, magari “là fuori” state tutti utilizzando Kinect come UI device…

Ovviamente sono solo impressioni personali, soggettive ed inevitabilmente ristrette. Spero vivamente di sbagliarmi e di essere io ad avere gli occhi “appannati”! Occhiolino

Ben lieto di farmi “aprire gli occhi” da eventuali vostri commenti! Sorriso

Print | posted @ lunedì 29 aprile 2013 15:13

Comments on this entry:

Gravatar # re: SOB
by Federico at 30/04/2013 13:44

Ciao, condivido la tua sconsolata riflessione. Purtroppo il mercato è pieno di soluzioni il cui successo non dipende dalla validità tecnica ma da tanti fattori (anche la moda, il caso, i cartelli commerciali, ecc) che prescindono dal fatto tecnico. Ovviamente a noi tecnici questo non piace ma ahimè dobbiamo subire. Quanto alla possibilità di "educare" il cliente/consumatore, MISSION IMPOSSIBLE, secondo me, almeno in Italia. Un'altra cosa che trovo assolutamente detestabile è, nel mobile, la sempre maggiore frammentazione fra piattaforme diverse, che implica quasi solo svantaggi per lo sviluppatore e per l'utente finale.
Gravatar # re: SOB
by Mario Duzioni at 01/05/2013 18:36

@Pietro: penso di aver capito cosa intendi e mi trovi su certi aspetti concorde, ma al di là delle scelte di Microsoft, poi siamo "noi" (sia come utenti che come dev) che avvalliamo o "scartiamo" le proposte che Microsoft ed altri avanzano. Il fatto che vengano *proposti* 2.048 strumenti all'anno di per se non è un male; il problema, IMHO, nasce nel momento in cui non viene "scremato" l'elenco (e questo è compito dei dev, prima ancora che degli utenti), anche perché, non ultimo, oltretutto dovendo seguire tutte le proposte per accontentare tutti, si finisce col non riuscire a supportarle come si deve.

@Massimo: per approfondire con precisione servirebbe un altro post, anche molto più lungo... :-/

@Federico: tranne un singolo caso nel 2010, io ho sempre avuto la fortuna di riuscire a far capire al cliente cosa doveva "guardare" e cosa doveva "ignorare". Di certo sono per alcuni versi "atipico", ma (in sintesi estrema), credo sia questa la chiave della problematica che esponi: bisogna aiutare il cliente (che tipicamente non sa quasi mai cosa gli serve *davvero*) a focalizzare l'attenzione sugli aspetti su cui realmente si deve soffermare. Ma non è facile, lo so e comunque alla fine ci deve essere un atto di fiducia, sempre più ostacolato, da parte del cliente.

@Luca: su ciò che scrivi concordo pienamente, ciò a cui mi riferivo (se il tuo commento era rivolto a me) in merito a Microsoft è che da diversi anni, sempre IMHO, risulta difficoltoso riuscire a seguire adeguatamente la "dinamicità" delle sue strategie e la moltitudine delle sue, seppur spesso notevoli, proposte.

Comunque, come già scritto, non sto puntando il dito su Microsoft (anzi...). Si tratta di una riflessione più ampia e più "aspecifica".
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