Quante volte si maltratta la parola libertà, la liberta nel dire questo, nel fare quello...
Ma forse... in Italia c'è qualcosa che non va (cit.
) con la comprensione del significato di libertà.
Nel nome della libertà di protesta, in questi giorni come già in passato, si permette ad un gruppo di alcune persone di NEGARE a molte altre la liberta di spostarsi liberamente su proprio territorio, occludendo deliberatamente le vie di comunicazione e quindi, per esempio:
- la libertà di raggiungere un ospedale in caso di emergenza o comunque per una visita medica;
- la libertà di avvantaggiarsi dei mezzi di pronto intervento, ostacolato e rallentato dai blocchi;
- la libertà di lavorare (che, lo ricordo, è uno dei diritti degli italiani).
La cosa che mi fa ancora più sdegno, pensando a questi... "protestanti", è che sarebbe bastato già il mancato rifornimento delle stazioni per carburanti a far notare pesantemente la propria protesta, senza però bloccare i mezzi pubblici su routa, i mezzi di soccorso e pronto intervento.
Ma sì, perchè in realtà il problema è che molte... persone non hanno ancora capito che il diritto insindacabile alle proprie libertà finisce nel momento in cui queste iniziano ad invadere e limitare le libertà altrui.
Già un paio di millenni fa qualcuno disse che la regola più importante per una vita serena in gruppo é di amare gli altri come se stessi ("snaturato" poi in "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso").
Se tutti lo facessimo, questo sarebbe un mondo stupendo!