E' una triste, ma ovvia constatazione. Le voci che mi giungono 
dal mainfeed, a sunto della giornata di oggi all'Architect Day, mi hanno fatto 
considerare le difficoltà che la distanza da Milano mi crea, e alle opportunità, 
come quella di oggi che spesso mi perdo.
Non è certo, occasione di tutti i giorni, incontrare una 
persona come immagino sia David Chappel, ma gli impegni di lavoro, e la distanza 
mi hanno costretto anche questa volta a passare. Non che ami particolarmente la 
città di Milano di cui peraltro ho rifiutato già molto tempo fa di diventare 
cittadino, ma spesso mi trovo "isolato" proprio a causa dei chilometri che mi 
separano da essa.
Già, vivo "fuori dal mondo", ma alla fine dei conti non 
cambierei. Mi piace troppo la mia terra per pensare di sradicarmi per una città 
del genere. Sarà anche il centro del mondo, ma alla fine penso che qui si viva 
meglio, anche se questo mi costringe a delle levatacce per frequentare i 
Workshops.
Sarà meglio che qualcuno si sbrighi ad inventare il 
teletrasporto...  