A imparare c’è sempre tempo…

Ricordo che una volta, parlando con Andrea a lavoro, dissi questa frase "a imparare c'è sempre tempo".

Parlavamo dell'efficacia di insegnare molta teoria prima di passare alla pratica, o se ha senso, ad un certo punto, cominciare con la pratica e poi "affinare" la teoria.

Oggi ho trovato degli argomenti che mi hanno fatto ripensare a quella frase, che comunque per me rimane sempre molto presente.

Non starò qui a filosofeggiare nell'acrobatico (nonchè presuntuoso) tentativo di spiegarlo, ma vi dirò da quale mia esperienza deriva questa linea di pensiero.

Avevo circa tredici anni quando ho cominciato a fare i miei primi voli con Flight Simulator (con gli altri simulatori svolazzavo già da anni) e me lo ricordo ancora (davvero) come fosse ieri.

Prendevo il 747, davo manetta al massimo, e poi ad un certo punto, più-o-meno-su-per-giù, decollavo.
Poi sfioravo dei grattacieli, liberavo la zona e andavo su...verso le nuvole, all'incirca dove finivano quelle grosse.

Volavo, volavo e, quando mi stancavo di stare per aria, cercavo, a vista una pista d'atterraggio.
Valutavo, sempre a vista, con le esperienze che man mano facevo, se la pista bastasse.

Tanti decolli falliti, tanti grattacieli centrati e atterraggi sbagliati ma mi divertivo e continuavo così.

Poi mi ricordo ancora di quel giorno che, essendo per aria, mi son chiesto "ma i radiofari funzioneranno davvero? come faccio a trovare un aeroporto se non lo vedo?".

Da quel giorno la ricerca di informazioni e la conoscenza mi ha guidato sempre più in questa mia passione, arrivando a percorrere uno dei miei due fiori all'occhiello di questo hobby del volo simulato: un volo in tempo reale, con tratta reale, da Milano a Roma con MD-83, sotto controllo radar simulato, con tutti i sistemi di bordo (avarie comprese) simulati e 122 persone (simulate) a bordo.

Era l'inverno del 2004, avevo 24 anni. (mizz, come passa il tempo).

Ora non volo più nemmeno con i 737, perchè volo solo con procedure reali e vi assicuro che è più difficile volare con un C182 "parareale" che con un 747 "finto".

Ormai mi appassiono a tutta la fisica e meccanica del volo, prima volavo ma la ignoravo bellamente.

Credo che non avrei questa passione, e questo hobby, se fosse stato necessario imparare, per forza, prima, tutta la teoria.

Se la nostra attività ce lo permette, sperimentiamo, giochiamo, appassioniamoci, per imparare (e salire in cattedra) c'è sempre tempo.

Print | posted @ mercoledì 4 gennaio 2012 19:51

Comments on this entry:

Gravatar # re: A imparare c’è sempre tempo…
by LudovicoVan at 05/01/2012 03:26

Si puo' passare alla vera... professione!!!

No, nel senso semplicemente che sono d'accordo: senza passione qua non si andrebbe da nesuna parte!! :)

-LV
Gravatar # re: A imparare c’è sempre tempo…
by Omar Damiani at 05/01/2012 11:24

@Napoleone: no, direi di no, dato che la "notizia" si sa da circa 9 mesi (e per la cronaca: non è uscito, è uscita la closed beta e annunciato che probabilmente uscirà a primavera 2012) ;))
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