Da quanto mi sono avvicinato al mondo Cloud, o per meglio dire Azure, ho già sentito e letto molte volte cose del tipo “non funzionerà perchè costa troppo”.
Questo, probabilmente, perchè non si è abituati a ragionare sul costo di una cosa e ci i sofferma troppo al “vil denaro” (cit.)
I modelli di billing di Azure sono in fase di assestamento ma una cosa è certa: nella modalità pay-as-you-go ci si deve abituare a razionalizzare l’utilizzo delle proprie applicazioni (specie se sono di demo), prima di lamentarsi. :)
Leggevo oggi un post sul forum di Azure da cui è scaturita l’idea di scrivere questo post, in cui un tizio si lagna del fatto che una sua applicazione di demo, dopo tre mesi in the cloud, gli ha fatto arrivare circa 160 sterline di bolletta.
La risposta è stata molto semplice quanto immediata: “è come se avessi lasciato la luce accesa in casa mentre non c’era nessuno e ora ti lamenti che devi pagare.” :)
Credo che questa metafora sia azzeccatissima nell’avvicinarci alla concezione di sviluppo in the cloud.
Per capire davvero se costa troppo pensiamo prima a quanto costa tenere il minimo necessario per avere una nostra applicazione esposta: hardware, software e, sopratutto, manutenzione e rischio (non saremo mica *solo* sviluppatori, vero? :D)
Ora moltiplichiamo il tutto per una semplice variabile: cosa succede se, per chissà quale motivo, stanotte abbiamo sappiamo che avremo un picco e dobbiamo scalare su un altro server?
Con il nostro ambiente custom è “semplice”: compriamo un altro server, altro software e installiamo il tutto in 4 ore (la notte si avvicina…:D)
Con Azure è *ancora* più semplice: mi connetto alla mia Azure Management Console e cambio un numero, il resto lo fa la piattaforma…
Siamo davvero così convinti che ci costi troppo? :)