Mi è passato in mano questo libro di Haruki Murakami (gli estimatori di Mamoru Oshii non vorranno perdere l'altro libro "La fine del mondo e il paese delle meraviglie" magari dopo aver letto "I matematici e le macchine intelligenti," G. Tamburrini, Bruno Mondadori): La ragazza dello sputnik.
Scritta, ma solo tra le righe, in questo libro c'è una frase di buon augurio che fa così:
Niente di ciò che arriva sembra destinato a restare indefinitamente, niente di ciò che parte sembra destinato a lasciarci completamente. Tutto si sedimenta mentre una nuova rotta viene tracciata.