Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Volevo rispondere/commentare/dire la mia su una riflessione di Riccardo Golia riguardo a "la progettazione del software",  (ripresa anche da (Luka) in "Progettare software, la realtà italiana e della community .NET") ...la sua riflessione nasce dalla chat MVP di ieri sera... e mi spiace che ho dovuto staccare prima della discussione perchè sarebbe stato interessante partecipare, ma ahimè avevo un bel pò di strada per rientrare a casa :o

Dopo una serie di giustissime osservazioni lancia questa domanda: Ma siamo sicuri che la "colpa" sia solo di chi ci commissiona i progetti?
Credo personalmente che la colpa non sia loro... solitamente chi commissiona software non ha le idee chiare su qllo ke vuole... ma è normale, lui non è tecnico!

La verità sacrosanta è che "Purtroppo in Italia non sono molti i clienti che sono disposti a spendere per la qualità!". La mia idea che il mondo IT sia anche ricco di accrobati e direttori di circo... disposti a vendere qualsiasi cosa e andare anche sotto costo pur di accaparrarsi una piccola fetta mercato... peccato che dopo ci si ritrovi ad avere giorni e giorni di manutenzioni per bug (che molti riescono anke a farsi pagare!). Che poi una volta mi fecero notare che al cliente finale se un programma/sito funziona e fa il suo dovere è suffiiciente... fondamentelmente è un casino capire la bontà qualitattiva per un non-tecnico... bah... credo sia meglio ke mi fermo qui ke se no viene fuori un encicolopedia e non un post :-p

posted @ venerdì 29 ottobre 2004 15:15

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Comments on this entry:

# re: Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Left by Davide Mauri at 29/10/2004 16:51
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Sono assolutamente daccordo con ciò che dite sia tu che Andrea, come ho più volte avuto modo di scrivere anche in altri commenti.

In generale vale quasi sempra la regola del "chi meno spende più spende"...quindi sarebbe ora capire che un investimento fatto bene oggi è una garanzia per il domani.

La cosa buffa è che questo concetto, pur essendo universalmente riconosciuto da tutti, quando applicato al sw decade, e si pensa solo al risparmio...cosa in invece tipicamente non accade quando si parla di acquistare oggetti FISICI anche molto costosi.

Un bello scambio di opinioni lo si può leggere anche qui:
http://blogs.ugidotnet.org/penpal/archive/2004/10/04/3653.aspx

# re: Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Left by M.rkino at 29/10/2004 17:21
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Luca non posso ke farti i complimenti... anche se ovviamente ti avevo già escluso dalla lista dei circensi dell'IT, come sto escludendo dalla lista quelli che hanno piacere a trattare/askoltare/leggere di qsta problematika :-D ...purtoppo le _mele marce_ non hanno la konsuetudine di frequentare delle community e/o le piazze virtuali... anke perchè a parlare/diskutere probabilmente riskierebbero di imparare qlkosa :-p

# re: Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Left by Alessandro Petrozzelli at 29/10/2004 17:34
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Anche io vorrei dire la mia opinione.
Premetto che sono assolutamente d'accordo.
Nella realtà che vivo quotidianamente (sono dipendente per una grande software house che ha per clienti grandi istituzioni finanziarie, ed ho sempre lavorato in questo campo in altre realtà) vige la regola del "bilancio annuale": ovvero tutto il bene deve ricadere nel bilancio annuale, mentre tutto il male ha modo di essere rappezzato (magari sotto le responsabilità di qualcun'altro...) in uno dei prossimi. Ovviamente in questo atteggiamento c'è spazio per tutto tranne che per una pianificazione ragionata e lungimirante delle soluzioni da adottare. L'unico parametro valido ai fini della valutazione di soluzioni proposte è la "remunerazione immediata".
Detto questo non sorprende che non esista la cultura della qualità in senso lato, comprendendo quindi anche la misurazione obiettiva della rispondenza alle specifiche (quando esistono...), robustezza, estensibilità, ecc...

# re: Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Left by Daniele Proietti at 29/10/2004 18:02
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Cosa potrei dire che non sia già stato detto ....
Purtroppo la realtà dell'informatica italiana è quella che viviamo noi tutti i giorni.
Continuiamo a studiare, migliorarci e speriamo che un domani la realtà sia diversa :-)

# re: Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Left by Vincenzo Foggia at 29/10/2004 21:02
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Ho lavorato 4 anni fa,per un breve periodo in una delle tante softwarehouse che realizzano un programma in 2 giorni (sono scappato appena ho capito dove ero finito).
Cose da non credere, mi veniva dato un programma la mattina, per vedere in serata arrivare il titolare a chiedermi a che punto ero.
Ricordo il mio primo progetto: mi fu spiegato (dal titolare) a voce che cosa doveva fare il programma, io chiesi di poter avere un colloquio con il committente e mi fu risposto che non era necessario perchè il programma doveva fare quello che aveva detto lui.
Cercai di spiegare che mi era necessario per stendere un'analisi del progetto, la risposta:"non è necessario ci ha già pensato io".Io non l'ho mai vista, esclusa la stringata descrizione.
La consegna era fissata per 3/4 giorni dopo.Risultato un programma fatto in fretta, per rientrare in tempi impossibili per la totale insoddisfazione del cliente.
20 giorni dopo ho cambiato azienda.

# re: Nel mondo IT nessuno che vuole - ma soprattutto capisce - la qualità!

Left by Fabio Cozzolino at 30/10/2004 16:03
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Vorrei dire anch'io la mia...
Anche se mi sono avvicinato alla progettazione del software relativamente da poco tempo (più o meno da quando o conosciuto .NET, due anni fa...), ritengo che sia di fondamentale importanza. Come per le case, non si può iniziare un lavoro senza un'attenta analisi progettuale alle spalle. Putroppo abbiamo i commerciali che stringono i tempi, il cliente che vuole il miglior prodotto al minimo prezzo, il boss vuole i risultati, ecc..

In questo scenario tutti hanno ragione e per rientrare nei piani si taglia quello che apparentemente rappresenta la perdita di tempo: la progettazione. Niente di più sbagliato!!!

Quello che dice Luca è giusto, ma si può realizzare solo quando chi ha rapporti con il cliente (il commerciale) è stato prima un programmatore, poi un analista e infine un venditore. Non credo che vendere software equivalga a vendere, che ne so, aspirapolveri (senza nessuna offesa per i venditori della categoria ;-)). In questo paghiamo ancora lo scotto della new economy...

Non so se la situazione, come dice Andrea, migliorerà, ma una cosa è certa: non esiste il software perfetto!!! ;-)
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