Quaranta anni fa, pochi giorni prima che il primo uomo partito dal centro spaziale J.F. Kennedy mettesse piede sulla luna, sono nato. Il giorno stesso sono stato battezzato.
Ero ancora troppo piccolo per capire l'eccitazione, l'entusiamo e la gioia che stava attraversando il mondo.
Troppo piccolo per vedere quel successo riempire tutti di speranza e fiducia sulle potenzialità dell'uomo e sulla possibilità di esplorare l'ignoto tanto quello dello spazio profondo che quello della vita iteriore e tornare a casa ogni volta con una nuova scoperta, con un dono.
L'euforia di quel evento è durata per molti anni a venire: nei primi anni della scuola elementare la maestra mi raccontava orgogliosa la storia dell'uomo, dal fuoco alla ruota alla luna!
E nell'ora di educazione civica nessuno di noi dubitava che la fame nel mondo sarebbe stata scofitta, la ragione e gli organismi sovranazionali avrebbero cessato ogni guerra, il cuore e la responsabilità e la dichiarazione universale dei diritti umani avrebbe vinto ogni ingiustizia e disuguaglianza, il progresso e il 2000 una data magica e lontanissima avrebbe portato la cura per ogni cosa che ci spaventava.
E nel '89 il mio primo lavoro come programmatore professionale, nella software-house alle pareti capeggiava ancora un poster dello Space Shuttle e noi usavamo DB relazionali e linguaggi di IV generazione che sarebbero divenuti main-stream solo molti anni dopo.
Oggi quell'euforia è consumata, prevalgono l'incertezza e la paura. Le guerre e la fame continuano in tv. Capita che una multinazionale ha una fedina penale più lunga del peggior ricercato. O una importante azienda nazionale fa promesse con il piano di business di non mantenerle e invece affidarsi a call center muro-di-gomma o processi interminabili. Capita che un soggetto finanziario che dovrebbe assistere e supportare l'imprenditorialità di molti protegge illegalmente l'interesse di pochi.
A volte clienti assuefatti ad essere imbrogliati, davanti a un comportamento onesto diventano ancora più nervosi perché non riescono a capire la fregatura dov'è :) Capita che uno evade le tasse e si crede furbe. E uno imbroglia e si pensa coraggioso. La arroganza degli ignoranti uno la chiama una virtù e l'umillta dei capaci la chiama difetto.
A volte non stupisce se una parte politica impreca litiga e si divide finendo per avere più poltrone che elettori, e l'altra parte preferisce viagra e escort e crede che il paese sia un suo giardino estivo.
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Ma siamo gli stessi uomini del 1969. Figli della generazione che è andata sulla luna
Abbiamo inventato telefoni cellulari ispirandoci ai communicator di Starr Treck. Abbiamo computer portatili che fanno invidia a HAL.
Abbiamo messo in contato ogni uomo sulla terra e dato accesso a tutto lo scibile umano con un Click attraverso Internet
Abbiamo mandato la prima sonda su Marte, completato la mappatura del genoma umano e scoperto la prima cura per un tipo di Cancro. E dopo 300 anni abbiamo dimostrato l'ultimo teorema di Fermat
Siamo noi gli uomni che hanno abbattuto il muro di Berlino, è uno di noi il giovane che senza armi si è alzato in piazza Tian’anmen e ha fermato i carri armati per difendere la libertà di tutti, anche la tua e la mia
Magari quello che ci serve è ancora un "uomo sulla luna", per riuscire a vedere ancora tutte le possibilità, le potenzialità, le vaste risorse e capacità che ogni uomo ha e che fanno parte di tutti e di ogniuno di noi. Vogliamo solo un sogno a cui credere e in cui riconoscerci per riaccendere tutte quelle possibilità. A incoraggiarci e ricordarci che ne siamo davvero capaci, tutti e oggi ancora !
Print | posted @ martedì 21 luglio 2009 02:51