Sui Microsoft Days 2008

Beh, devo dire che ultimamente, per chi ancora non se ne fosse accorto, non credo di avere una visione molto oggettiva delle cose.
Non che sia facile averla, dato che già sento una punta di ossimoro nella frase "la mia visione è oggettiva".

Ma devo dire che questi TechDays mi sono piaciuti, sopratutto per la parte Community.

Bello sentir parlare di argomenti quali WPF, Silverlight e altri spunti interessanti...

In particolare ho gradito la sessione su WPF: la nuova generazione di applicazioni client, sopratutto perchè finalmente in una sessione dedicata a WPF NON si è parlato di architettura ma di...WPF. E guardate che sono di parte :)

Per quanto riguarda la sera, come sempre spettacolare. Ho trovato Corrado in grande forma, di Andrea ormai come direbbe qualcuno il mio parere è scontato. Semplicemente disarmante come riesce a farti sembrare normale e logica ogni decisione tecnica presa in un progetto.

Una cosa che non mi gira è che, come ho già detto, a mio parere non bisognerebbe "mischiare" (che brutta parola) la presentazione di una tecnologia come WPF con il parlare di architetture.

WPF è una tecnologia che e, come tale, non guida le scelte architetturali (se mai avviene il contrario). Voglio dire: anche con Windows Form si poteva implementare un design pattern Model-View-ViewModel. Ma perchè prima se ne parlava poco (o proprio per niente, salvo i soliti casi :))?

Attenzione: so benissimo che è meglio che se ne parli, ma deve essere chiaro che sono due discorsi diversi.

Si può usare WPF male (male=senza separazione tra UI e comportamento), come si usavano male le Windows Form. (in realtà è più difficile:)
Non è che con WPF siamo tutti esperti di design pattern, voglio dire non in automatico.

Se si è esperti di design pattern si lavora meglio con WPF. Ma si lavora meglio con qualsiasi tecnologia di presentazione.

Non vorrei che, chi ancora non sa cosa sia WPF, si faccia un'idea che sia "la solita pippa da chi vuole infilare design pattern ovunque...".

Il tutto imho.

Print | posted @ giovedì 20 novembre 2008 02:20

Comments on this entry:

Gravatar # re: Sui Microsoft Days 2008
by Omar Damiani at 20/11/2008 12:37

Vediamo, non è una critica sulla sessione nel senso che mi è piaciuta e l'ho seguita con interesse, solo che per me era una sessione che si sarebbe dovuta chiamare "Model-View-ViewModel in action" dove, come UI, è stato utilizzato WPF (ma avrebbe potuto essere "qualsiasi" altra).

Ma attenzione, non è solo un problema del titolo della sessione...altrimenti...:)

Per tagliare la testa al toro, nel tentativo di spiegarmi meglio, ho trovato molto più sensato presentare WPF come nella sessione pomeridiana, dove non hanno spiegato COME usarlo (il come non è legato a cos'è WPF) ma COSA è (ovvero: differenze con Windows Forms).

Non vorrei che, out of there, ci siano persone che assumano che, per utilizzare WPF, bisogna conoscere i design pattern, scoraggiandone l'adozione.

Non "fa bene" a WPF presentarlo con l'uso di design pattern perchè sembrano due cose inscindibili.

Comunque, tra le due alternative che hai indicato tu nel commento, sono più sulla seconda.

E sia chiaro che faccio un po' l'avvocato del diavolo perchè per me parlare di design patterns fa sempre bene :)
Gravatar # re: Sui Microsoft Days 2008
by Corrado Cavalli at 20/11/2008 13:46

Beh, Nell'abstract era chiaramente indicato di cosa si sarebbe parlato e l'obiettivo della sessione era ovviamente propedeutico.
A questo punto si potrebbe generalizzare il tuo pensiero e pensare che Unit testing e/o TDD siano l'unico modo di scrivere applicazioni e sappiamo entrambi che non corrisponde a realtà.
L'obbiettivo della sessione era: Se scrivi applicazioni in questo modo hai questi problemi (come ho fatto all'inizio) se usi M-V-VM i problemi non li hai più.
Poi ognuno alla fine è libero di decidere di quale male morire... :-)
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