settembre 2006 Blog Posts
Per applicazione web di un certo "peso" non è sufficiente affidarsi al database che viene creato automaticamente in App_Data e che "gira" sfruttando Sql Express. Nativamente ASP.NET 2.0 pero' fornisce il supporto automatico per i servizi quali sono per esempio Membership e Profiles per questi database. Se ci troviamo nella situazione comune di dover sfruttare il servizio di Profiles, ma utilizzando il nostro database che gira su Sql Server 2005, è sufficiente eseguire i seguenti piccoli passi: aggiungere nel web.config il nuovo provider verso cui il servizio di Profiles deve puntare <profile defaultProvider="xxxx">
<providers>
<add name="xxxx"...
La GridView gestisce la visualizzazione dei dati tramite diversi tipi di colonne, tra cui il default è il tipo BoundField. Il BoundField permette di definire il nome dell'elemento della sorgente dati che si vuole visualizzare. Nel caso lavorassimo con un Domain Model nel BoundField definiremo nell'attributo DataField il nome della proprietà dell'entità che si sta "legando" alla griglia. Per esempio, se vado in DataBind con una Collection<Products>, potrò visualizzare il nome usando in DataField il valore Products.Name. Il problema è che invece non permette di associare il valore di una proprietà complessa. Per esempio la mia entità Products potrebbe avere...
Nel post di Andrea Saltarello dell'altro giorno si faceva riferimento brevemente all'uso di ICollection<T> al posto di List<T> per gestire le collections tipizzate del Domain Model. A tal proposito segnalo i seguenti links che spiegano il perchè di questo e anche altro inerente le collezioni generiche del framework .Net 2.0: http://blogs.msdn.com/kcwalina/archive/2005/09/23/Collections.aspx http://blogs.msdn.com/kcwalina/archive/2005/03/15/396086.aspx Personalmente per il mio Domain Model sto usando Collection<T> al posto di List<T>, e non ICollection<T>.