Google e la sindrome da Impero Romano.

Uno dei motivi che hanno portato ai crollo dell’Impero Romano è che i costi necessari per mantenere l’apparato militare man mano che l’Impero allargava i propri confini erano superiori alle maggiori entrate dovute alle nuove conquiste.  (fonte Wikipedia)

Secondo Trefis il pacchetto azionario di Google è legato per oltre 75% ai ricavi degli annunci pubblicitari (inclusi quelli su YouTube), mentre altri settori, a noi sviluppatori tanto cari, non rappresentato che le briciole.

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E’ chiaro, che anche se non hanno un peso nel pacchetto azionario, servizi come Gmail, Google Plus o prodotti come Android, sono strategici da un lato per raccogliere informazioni sull’utente per posizionare meglio gli annunci pubblicitari, dall’altro per mantenere gli utenti legati sempre di più al proprio Brand.

Per fare un esempio, mentre per Apple iPhone è un business “diretto”, per Google Android è un business “indiretto”.

Il meccanismo messo in piedi da Google funziona finché i costi recatavi alle aree di intervento “indiretti” vengono coperti dai ricavi provenienti dal core business dell’azienda. Gli investimenti di oggi di Google in questa direzione sono massici: anche con la chiusura di Labs (fonte: googleblog) le attività volte a rosicchiare terreno dalla concorrenza sono sempre più onerose e numerose.

Riuscirà Google a mantenere vivo il proprio Impero nonostante i numerosi teatri di scontro in cui è impegnata? Vedremo.

Print | posted on lunedì 8 agosto 2011 18:19

Comments on this post

# re: Google e la sindrome da Impero Romano.

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Diciamo che secondo me Google si sta confrontando su troppi fronti, esempio G+ e il rischio è che poi ne risulti sconfitta... staremo a vedere. :)
Left by Gian Maria on ago 11, 2011 9:03
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