"Ricordo l'occasione di una riunione alla quale erano presenti Sul Pezzo, ansioso di chiudere l'incontro il più presto possibile, Centrifuga, con il solito colorito grigio topo e le occhiaie blu notte, la Font, che aveva convocato d'urgenza tutti per quell'incontro, Bianca Schedula, promotrice della speciale indagine condotta sulla popolazione aziendale. Il 90% degli intervistati, secondo l'indagine di Schedula, lamentava condizioni di vita stressanti in azienda: troppe ore di lavoro, troppa pressione, impossibilità di conciliare l'ambito lavorativo e quello professionale. Come non capirli? Io kenzia stavo acca24 in ufficio, giorno e notte, senza pausa.
Per farla breve, la gente a Zzzzoot non ce la faceva più. I ritmi di lavoro erano insostenibili e c'era un diffuso malessere che rendeva il clima mesto, tetro e funereo. La crisi aveva portato tutti a dover lavore di più un paradosso no?
Sul Pezzo, dopo aver ascoltato con attenzione e interesse la relazione di Schedula, richiamò su di sè l'attenzione dicendo:
"Dead men, aprite bene le orecchie: premesso che
a) la pressione la decide il mercato
b) lo stress se lo conosci lo eviti
c) il lavoro viene prima di ogni altra cosa, essendo la fonte di reddito grazie alla quale mantieni la famiglia (motivo per cui se passi più tempo in famiglia che al lavoro raddoppi le uscite e dimessi le entrati)
dichiaro sciolta la seduta e la questione oggetto di questa riunione rimandata. A quando, vi chiederete? All'infinito!"
Una posizione piuttosto netta. Decisione che lasciava poco spazio al dibattito e nessuno spiraglio negoziale.
Nessuno infatti, in azienda, avrebbe potuto far cambiare idea al direttore generale. In azienda appunto...Perchè a casa Sul Pezzo la situazione era ben diversa. Infatti al termine di quella riunione il destino cinico e baro, sotto le mentite spoglie di una telefonata della moglie Silvia Bilancia, lo richiamò ai suoi doveri di padre e marito:
"Marco, ti faccio una sintesi della giornata. Tua madre si è lamentata che non andiamo a trovarla da sei mesi, la tata è dovuta partire urgentemente per il Perù e oggi sono andata a parlare con le maestre dei bimbi, che a scuola vanno malissimo".
"Scusa Silvia se ti interrompo ma sono al lavoro".
"Non hai il tempo di ascoltarmi adesso?", chiese la moglie.
"In effetti se uno è al lavoro".
"Immagino tra l'altro che avrai a brevissimo una riunione rapida rapida delle tue, che hai convocato per gestire un'urgenza e che non sai a che ora tornerai stasera. Giusto?"
"In effetti", ammisse Marco.
La moglie Silvia lo inondò:
"Allora, apri bene le orecchie: premesso che
a) è un mese che non ceni a casa la sera
b) i bambini oggi hanno chiamato papà il vicino di casa
c) mi sono rotta le palle di passare le serate a guardare la televisione,
se stasera non torni per cena, sei fuori! Per sempre!". Click.
Una posizione piuttosto netta. Decisa, che lasciava poco spazio al dibattito e nessuno spiraglio negoziale. E così in un battibaleno il direttore generale convocò una nuova riunione d'urgenza:
"Vi ho convocato per dirvi che ho ripensato alle cose che mi avete detto. In effetti, forse, in questi ultimi tempi abbiamo un pò esagerato: forse abbiamo chiesto un pò troppo alle nostre persone. Quindi vi nomino ufficialmente responsabili del progetto STOP STRESS! Il primo progetto per ristabilire un equilibrio tra vita privata e vita professionale. Questo progetto è una priorità assoluta: entro domani voglio la liste delle attività!.
"Scusa", osò dire Centrifuga. "Ti pare coerente farci fare la notte in ufficio per chiederci con scadenza domani un progetto che dovrebbe, in teoria, ristabilire un equilibrio tra vita privata e vita professionale?".
Per Marco era una priorità assoluta portare un progetto di life-work balance sul tavolo della moglie per provare a salvare il suo matrimonio. Così sentenziò:
"Entro domani Centri, tomorrow is now".
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