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L’informatica al servizio del cittadino

Per carità, io di informatica ci vivo, però talvolta penso che ci sia qualche cosa di sbagliato in alcune implementazioni.

Scena: Normale ospedale di un paese a caso in itaGlia, gente che sta attendendo di fare delle normalissime analisi
Ora: 7:40, nonostante l’ambulatorio apra alle 7:30 nessuno è dentro a fare le analisi ma si sente parlottare all’interno
Protagonisti: Semplici cittadini che hanno preso il numeretto per potersi fare le normale analisi del sangue

Ore 7:50, esce un infermiera che, visibilmente alterata, dice: I computer non si collegano, non possiamo fare i prelievi, e mi raccomando, non provate nemmeno ad andare a XXXXXX (località vicina al paesino itaGliano) perchè anche li la situazione è la stessa.”. La poveraccia è visibilmente alterata perchè non può svolgere il suo lavoro, perchè sa che passera la mattinata a dover dare spiegazioni di un problema su cui lei non sa nulla e su cui evidentemente nessuno le ha detto nulla.

Una vecchietta timidamente chiede: Quindi torno domani?
Risposta (non la ricordo letteralmente ma il senso è questo): "Ah, bisogna vedere se campiamo, noi purtroppo non ne sappiamo nulla, vedremo…..”.

Mi chiedo quale sia la ragione per cui, in un ospedale, non esista un protocollo che permetta di fare comunque i prelievi alle persone, anche in caso il sistema informatico non sia funzionante, alla fine non è che il sangue me lo prelevano con una siringa USB……. Poi, il malfunzionamento ci sta pure, i problemi avvengono, ma non sapere nemmeno dire se per il giorno successivo si potrà venire è aberrante…, si parla di sanità, avere un servizio di analisi bloccato per “non si sa quanto” è semplicemente assurdo.

Ora io debbo fare le solite analisi di routine, per cui mi alzo, chiudo il Surface e me ne torno a lavorare, avrò perso 25 minuti di vita. Un pensiero però va a tutte le persone anziane, che magari si sono fatte accompagnare, che magari non capiscono perchè non possono fare le loro analisi, che non sanno se chiedere ai parenti di riaccompagnarle domani, perchè non è ben chiaro cosa accadrà domani.

Ogni giorno, se ci facciamo attenzione, capiamo che questa nazione è oramai caduta a pezzi, qui a nessuno frega nulla, si tira a campare e si vive giorno per giorno, attendendo la fine.

Alk.

Print | posted on lunedì 16 dicembre 2013 11:49 | Filed Under [ Generale ]

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# re: L’informatica al servizio del cittadino

Ti capisco .... anche a me e' successa la stessa cosa ma il motive fu che mancava la corrente elettrica. 3 ore perse poiche' il numero sono andatoa prenderlo alle 7 di mattina per essere tra i primi, ma il servizio cominciava alle 8,30.
Anche io mi chiesi come mai non riescono a fare gli esami del sangue senza corrente elettrica. Ma ormai e' cosi', pensate cosa succederebbe se mancasse la corrente elettrica per un mese.
16/12/2013 14:04 | Moreno
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# re: L’informatica al servizio del cittadino

Sulla corrente elettrica magari potrebbero dirti che se succede un qualche imprevisto (tipo svieni per qualche ragione) non funzionano gli strumenti etc, alla fine può essere già più plausibile, ma che non si possano fare perchè i computer non si connettono al server... è fantascientifico. :D
16/12/2013 15:00 | alkampfer@nablasoft.com
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