Alkampfer's Place

Il blog di Gian Maria Ricci
posts - 659, comments - 871, trackbacks - 80

My Links

News

Gian Maria Ricci Mvp Logo CCSVI in Multiple Sclerosis

English Blog

Tag Cloud

Article Categories

Archives

Post Categories

Image Galleries

I miei siti

Siti utili

Rapporti con il cliente–questi sconosciuti

In un recente post si sono aggiunti alcuni commenti con spunti interessanti e proprio stamattina ho letto un altro post di Luka molto interessante. Uno degli errori più macroscopici che si fanno solitamente durante lo sviluppo è quello di creare contrapposione tra dev e cliente. Tipicamente quando il cliente chiede una modifica, lo sviluppatore si sente frustrato e spesso accusa il cliente con frasi del tipo: “non sa mai cosa vuole”, “non è in grado di capire che cosi è meglio”, “debbo rifare tutto per colpa del cliente”, e potrei continuare ancora a lungo.

Questo conflitto spesso è determinato dal mancato contatto cliente / dev, che viene solitamente mediato da figure di “Analisti Marchettari”, ovvero persone che vanno dal Cliente non con lo scopo di raccogliere veramente requisiti e fare gli analisti, ma piuttosto per “Vendere” un prodotto. Qui spesso si cela il male perchè il ciclo di sviluppo adottato molto spesso è

1) andare dal cliente, cercare di capire alcune vaghe specifiche
2) vendere al cliente il proprio prodotto, convincendo il cliente che si è capito quello di cui ha bisogno
3) gettare le vaghe specifiche in una stanza con X sviluppatori
4) periodicamente aprire la porta di suddetta stanza e chiedere “è pronto?”.
5) quando si ha qualche cosa di più o meno funzionante lo si fa vedere al cliente

quindi in sostanza non si ha nessun processo, è come costruire una casa senza progetto, prendendo X persone e dando loro calce e mattoni.

Molto spesso inoltre le specifiche sono fumose e non sono corrette, principalmente perchè non le si è nemmeno cercate, ma le si è imposte al cliente stesso. Al termine il cliente ha un prodotto che non è quello che vuole e chiaramente inizia a chiedere cambiamenti creando quindi attrito con gli sviluppatori. La frustrazione maggiore è vedere il tempo perso ad implementare cose inutili.

Se non si ha il controllo sul processo, ovvero se siamo meramente le persone nella stanza, è comunque utile adottare un approccio più costruttivo, e come nel link citato da Luka invece di dire “It’s Them” preferiamo dire “It’s all of us”. Lo scopo è quello di cercare di coinvolgere il più possibile il cliente nel processo, con la maggiore trasparenza possibile, e soprattutto continuando per tutto il corso del progetto a cercare di elicitare i requisiti con il cliente stesso.

Cerchiamo quindi magari di convincere l’analista a parlare periodicamente con il cliente, facendo vedere il lavoro svolto fino a quel punto, e cercando strumenti che permettano di “aiutare” il cliente a capire cosa vuole (casi d’uso, mockup, prototipi, interviste).

Lo scopo finale è quello di soddisfare il cliente, per cui ogni richiesta di cambiamento è lecita. Se adottiamo questo modo di pensare, probabilmente ci si eviterebbero arrabbiature… d’altra parte “Il cliente ha sempre ragione”

Alk.

DotNetKicks Image

Print | posted on martedì 27 luglio 2010 17:29 | Filed Under [ Analisi ]

Feedback

Gravatar

# re: Rapporti con il cliente–questi sconosciuti

Il problema Gian Maria è che a monte tutto questo non è possibile anche con tutta la buona volontà di chi lo vorrebbe fare. perchè l'accounting presso il cliente spesso è una leva di "potere" interno all'azienda fornitrice che diventa una sorta di feudo in cui è difficile entrare.
quando nel tuo post precedente parlavo di "buon negoziatore" intendevo proprio questo: non solo una persona in grado di negoziare (non mercanteggiare occhio), ma "buon" nel senso di persona capace di comprendere come un processo collaborativo (che non vuol dire vendere il culo, ma che significa che il processo di negoziazione viene fatto in un ambito di collaborazione fra le parti) sia di vantaggio per tutti, e che inoltre non intacca minimamente il valore del lavoro che svolge anche quando alla negoziazione partecipano altre figure professionali di tipo tecnico.
27/07/2010 17:59 | Roberto Messora
Gravatar

# re: Rapporti con il cliente–questi sconosciuti

Non sono completamente daccordo, per cliente si intendono tutta una serie di figure e non solo una persona. Chiaro che con alcune figure si mercanteggia, ma poi ce ne sono altre con cui si può comunque parlare.

Parlando con il responsabile di una sezione di una industria, che è quello che poi decide, si può mercanteggiare, poi se il software che vai a fare lo debbono usare 50 persone, e quelle non le ascolta nessuno, li si annida "il male".

Comunque una volta la pensavo anche io cosi, ma con il tempo mi rendo conto che i clienti sanno quello che vogliono, ed è meglio evitare di vendere fumo ma mettere subito le carte in regola. Se il markettaro è bravo e prende un lavoro che si sa già che andrà male, è una vittoria del marketing ed una perdita di tutto il team :). Quello che vorrei è che dopo avere fatto il lavoro "marchettaro" sia possibile iniziare un dialogo vero sui requisiti con il Cliente.
27/07/2010 18:06 | Gian Maria
Gravatar

# re: Rapporti con il cliente–questi sconosciuti

Gian Maria, mi sa che mi sono spiegato male. Io non parlavo del cliente, ma della figura dell'account del fornitore.
27/07/2010 19:31 | Roberto Messora
Gravatar

# re: Rapporti con il cliente–questi sconosciuti

Ah ok, capito male io :P. Comunque fino a che le scelte verranno fatte su base politica e non tecnica.. non andremo mai bene.
27/07/2010 19:39 | Gian Maria
Comments have been closed on this topic.

Powered by:
Powered By Subtext Powered By ASP.NET