Due righe solo in risposta a vari post recenti di cui uno degli ultimi di alessandro. Quello che mi chiedo sempre è questo, ho letto vari libri tra cui Rapid Developement, code complete, On pressure and on time ed altri, i quali sono basati su consigli di persone reali che nel mondo della programmazione hanno lavorato a livelli altissimi.
Ora in questi libri vengono date una serie di linee guida, ma soprattutto vengono anche riportate le cause maggiori di fallimento di progetti reali, analizzati post mortem. Allora perché quando si cerca di far capire a chi dirige la baracca che esiste un modo diverso e quasi sicuramente più giusto di concepire lo sviluppo software, ci sentiamo rispondere:
"non c'è tempo per studiare o fare formazione"
"Se per ogni pagina debbo fare tutto questo giro non riuscirò mai in tempo a finire il software". parlando di un abbozzo di MVC su pagine web. Però la persona che dice questo ogni volta che deve verificare se la pagina evidenzia in rosso delle righe con dei dati particolari, va nel db, mette i dati, apre il debugger, mette i breakpoint, etc etc..in sostanza mezzora per test, mah.
"LE cose che dici tu sono giuste, ma nel mondo reale non c'è spazio per queste teorie" ah si??
Non capisco perché quando si avvertono le persone dicendo che: la qualità del software è pessima e non permetterà manutenzione o evoluzione, gli sviluppatori se ne andranno da altre parti perché non si troveranno bene, il tempo di sviluppo totale si allunghera, etc etc e poi dopo un tot di tempo tutte queste previsioni si avverano puntualmente, nel progetto successivo ritorna tutto daccapo.
Errare umanum est, perseverare autem diabolicum.
Alk.