Eccola, finalmente tutti se l'aspettavano ... e oggi sembra essere una realtà ... non ancora definitiva, che necessita di qualche correzione ... ma che secondo me è prossima all'approvazione. Daranno qualche passata di gomma, delle aggiustatine, ma che volete succederà come per il recente accordo sul welfare.

Sto parlando della Internet Tax, una bellissima legge che prevede l'iscrizione ad un fantomatico registro per tutti coloro che intendano fare informazione mediante internet "onde evitare diffamazione a mezzo stampa". Ecco la giustificazione data a questo nuovo balzello / legge  ... dopo la tassa sulla SIAE, ci mancava giusto questa.

Vengono esclusi i siti aziendali (per fortuna, anche perchè non immaggino certo cosa dire a tutti coloro i quali devi realizzare un nuovo sito ... sai devo applicarti una tassa di iscrizione per pubblicare materiale su internet) ... ma non i blog. Già perchè i blog sono informazione, non professionale, ma sono informazione che l'articolo di legge in questione non esula. Sono escusi solo prodotti discografici e audiovisivi.

Ora mi domando cosa scriveranno i giornali oltr'Alpe o oltr'Oceano quando apprenderanno di questa ennesima mazzata contro la libertà di espressione e di parola che la nostra costituzione ha da sempre sancito. Evidentemente a qualcuno a dato fastidio i troppi articoli negativi che sono stati mossi in circostanze quanto mai comprovate. Non mi riferisco a nessuno in particolare, ma sprofondo ancora una volta nel più profondo silenzio, ammutito dall'ennesimo scandalo italiano.

Immaginetevi ora un nuovo UGI, tutto fatto di YouTube  video fintanto che non gli peserà pure quello che viene registrato.

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