La percezione dell'informatica

E' un po' che ne parlo con gli amici e il post di Andrea Boschin mi ha fatto pensare ancora di più al problema della percezione del software dei clienti.

Esempio pratico:

I personaggi:
 
1) Programmatore A: ha comprato VB6 la settimana scorsa, sa trascinare un paio di pulsanti su una form e sa più o meno cos'è un ciclo FOR.
2) Programmatore B: programma da 15 anni, in C++, legge il codice macchina, conosce i pattern a memoria, ha una cultura informatica da far paura a Raffaele Rialdi. ;-)
3) Cliente: ha bisogno di un gestionale per il suo magazzino di formaggi. Sa a malapena che esistono i computer.

La storia:
Il cliente chiede un preventivo ad entrambi i programmatori:
A chiede 10 e ci impiega 10 giorni
B chiede 15 e ci impiega 20 giorni

Il cliente che fa....beh sicuramente sceglie A.

Il risultato, il cliente è contento, il programma comunque funziona, un po' lento ma funziona.

Il fatto è che al cliente non interessa come è scritto un programma a lui basta che faccia quello che ha chiesto.

I problemi forse sorgeranno sul lungo periodo quando il cliente chiederà alcune nuove feature o modifiche a quelle esistenti:
A chiede 15 e ci impiega 15 giorni (10 giorni per riscrivere il programma e 2 giorni per le nuove feature!)
B chiede 5 e ci impiega 5 giorni ma ormai ha perso il cliente!

La storiella estremizza un po' le cose ma credo che renda l'idea e con questo non voglio dire che conviene scrivere male i programmi, credo che l'informatica tutto sommato sia una scienza ancora poco conosciuta alla gente (quanti di voi hanno i genitori che sanno esattamente in che consiste il vostro lavoro ?) e col tempo la selezione naturale farà il suo dovere!

Quindi noi cominciamo ad imparare a scrivere bene i nostri programmi, perderemo qualche cliente ma quelli che becchiamo saranno davvero contenti!

Fatemi sapere che ne pensate emanuele _at_ codiceplastico.com

PS:Non ce l'ho con i programmatori VB6....brave persone! ;-)

Print | posted on sabato 15 maggio 2004 23:19