Talvolta si trova questo codice usato (ad esempio) nei ValueConverter di WPF: public object Convert(object value, Type targetType, object parameter, CultureInfo culture)
{
MyEnum myValue = (MyEnum)value;
String imageUri;
switch(myValue)
{
case MyEnum.Value1:
imageUri = "...";
break;
case MyEnum.Value2:
imageUri = "...";
break;
case MyEnum.Value3:
imageUri = "...";
break;
}
return new...
Il pattern del 2009, per noi sviluppatori Micorosoft, è stato senza dubbio il “Model-View-ViewModel”. L’abbiamo usato con Silverlight, con WPF, qualcuno con ASP.NET MVC ha fatto qualcosa di simile e perfino gli sfortunati che ancora lavorano con WindowsForms hanno provato ad utilizzarlo. Costruire appplicazioni che usano questo pattern porta spesso ad avere un domain model anemico perchè si tende a spalmare un po’ di logica nei VM e un po’ nei servizi. Di questo ne abbiamo parlato anche sulla ML di ugialt.net. A mio avviso, se all’inizio questo non è un problema, man mano che l’applicazione cresce si...