Dopo fiumi di commenti negativi che sono apparsi in questi ultimi due giorni in merito al ROC (Registro dellle oppressioni e della Censura) che sembrava stesse mettendo a repentaglio Internet, il governo nella sua figura del Min. Gentiloni ha deciso di fare marcia indietro.

Un esempio lo sono stati solo i post su UGI (solo quelli al momento presenti sulla home):

ROC--chi sarà costui?

Usiamo Internet per salvare Internet!!

Dico la mia sul disegno di Legge Levi-Prodi

Quanta Amarezza

Pòra italia ... e quella amara pillola chiamata internèt

Siamo messi male

Cambiano i governi ma non le prese per i fondelli

Attacco alla Democratic Technology.


Evidentemente si è accorto che qualcosa nel disegno di legge proposto proprio non funzonava tant'è che ecco una nota sulla marcia indietro sul sito di Gentiloni.

Nei commenti, assai lunghi, non ho trovato niente di veramente giustificativo, solo assurdità come "bravo", "bene", "era ora"?
Saranno stati censurati dal "ROC" interno? Non lo sò, è probabile. Anche io ho lasciato il mio commento, chissà mai che il Ministro lo legga, se mai glielo faranno leggere.

Se così non fosse, lo trascrivo anche qua, almeno - visto che non siamo ancora nel rigeme dittatorio - caso mai il Ministro volesse (ri)leggerlo lo potrà fare con calma.

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"Quello che lei caro Sig. Ministro definisce come un errore è in realtà un chiaro segno di come la politica italiana sia completamente dissociata da Internet.
Non sà cosa è, quali sono i principi costruttori, non sà a cosa serve e come ampiamente dimostrato in più di una occasione è fermamente convinto che non serve a niente se non a far spendere soldi, i NOSTRI SOLDI che ci vengono sistematicamente spillati sotto forma di tasse - che me lo lasci dire - non sono assolutamente tutti destinati a cose buone e giuste (un esempio il vostro gonfiatissimo stipendio).

Alcuni esempi? Vogliamo parlare del portale Italia.it che il suo collega ha deciso di chiudere dopo che è costato solo 45 milioni e quando poteva costarne appena 10 (tenendomi largo)?

Vogliamo parlare del digital divide che oggi - nel 2007 - ancora divide bruscamente l'Italia e del WiMax che ancora una volta sembra essere in balia degli eventi?
Le vorrei far notare che in paesi oltr'Alpe o oltre oceano viaggiano in fibra ottica già da qualche anno e qua noi ancora lodiamo le tessi di Telecom e del suo incontrastato diritto di fare monopolio. Monopolio ingiustamente acquisito con una privatizzazione a sfavore degli italiani che già avevano pagato tutta la vecchia SIP.

Mi ricorderò sempre di un detto del mio caro nonno. "Un bravo padrone è colui che prima fa il garzone e poi detta legge, ma soprattutto quando inzia a dettare legge si sà circordare di bravi collaboratori".

Ora, tralasciando il fatto che più o meno tutti voi abbiate fatto da garzoni, non credo proprio che questi eclatanti esempi siano sinonimo che l'attuale governo, ma anche il precedente, si sia circondato di bravi collaboratori.

Quando e solo se la smetterete di pensare che gli italiani sono un popolo di burattini da poter sopprimere con le tonnellate di idiozie che ogni giorno recitate e inizierete a pensare a largo spettro agli interessi del paese, allora forse potremo tornare a pretendere seggi nel parlamento europeo o ad essere degni di stima da parte di Francia e Germania che sempre portate in esempio come nazioni a noi ugali, ma che - lo dico per esperienza vissuta - a noi non assomigliano affatto.

Nella speranza che questo mio commento non venga cestinato, ma soprattutto possa aiutarla a riflettere.

Un "italiano" pluritradito che naviga in internet e di internet a fatto la sua professione dal lontano 1994."
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