Un anno fa in questi giorni iniziava ufficialmente la mia avventura da freelance con la nascita di CodicePlastico.
In realtà già da alcuni mesi facevo qualche lavoro extra e l'idea di diventare "libero" vagava nella mia testa già da un po', tant'è che a giugno quando la società in cui lavoravo decise di chiudere, l'idea si fece più concreta e la scusa fu valida per buttarsi.
A dire il vero all'inizio si pensava insieme ad un paio di colleghi di fare qualcosa di più grosso, una società, ma quando uno dei candidati soci si tirò indietro la strada da solista sembrò la più percorribile in termini di investimento iniziale e di sostenibilità.
Cosi a settembre 2005 iniziò la mia avventura.
Devo ammettere che nelle prime settimane ero abbastanza impaurito (io la chiamavo "sana paura"). Non avevo in mano nulla di concreto se non una parola data da un cliente della società per cui lavoravo prima. Passavo le giornate a casa, studiacchiavo qualcosa, cercavo di organizzarmi, preparavo il mio sito, ma di lavori non ne arrivavano.
Poi il primo cliente, poi un altro, poi ancora e nel giro di un paio di mesi sono diventato operativo al 100%, insieme a due amici ho affittato un ufficio (lavorare da casa ha alcuni pro, ma molti contro) e CodicePlastico è partito come mai avrei potuto sperare.
Ad un anno di distanza non posso che dire di essere molto contento della scelta fatta.
So che tra i ragazzi che frequentano l'Ugi ce ne sono alcuni che hanno iniziato da poco la loro vita da freelance e altri che invece sono nati freelance (e non sanno cosa vuol dire avere un capo).
Chi sta per fare la scelta valuti attentamente tutti i pro e contro (ce ne sono parecchi) e prenda la propria decisione con serenità e tanta determinazione.