Oggi mentre stavo facendo lezione ho portato come esempio la mia direttrice della scuola elementare.
L'esempio mi ha fatto riflettere. La scuola elementare si chiama Domiziano Viola, una scuola pubblica ed a tempo pieno, le lezioni iniziavano alle 9:00 e finivano alle 17:00. Per tutti era a disposizione il servizio mensa, con i cuochi e le cuoche, a turno noi bambini, due per classe, dovevamo dare un piccolo aiuto, riempiendo le brocche dell'acqua o portando olio ed aceto e togliendo i piatti. La mattina facevamo lezione con la maestra di italiano e matematica fino all'ora di pranzo, mentre il pomeriggio facevamo i gruppi. Un gruppo era formato da cinque bambini di ogni classe, e per un anno si faceva parte dello stesso gruppo, il gruppo si riuniva ed andava a seguire le varie lezioni del pomeriggio, disegno nel laboratorio d'arte, scienze, musica, inglese a partire dalla terza elementare, ginnastica etc.
Per chi voleva due volte a settimana durante l'orario scolastico vi erano le lezioni di nuoto, due pullman ci prelevano e ci portavano alla piscina comunale. Mentre la sera dopo la scuola era possibile praticare due volte a settimana il pattinaggio velocista, volendo con i pattini messi a disposizione dalla scuola, o la presciistica e negli ultimi tempi anche l'avviamento al tennis, nella grande palestra attrezzata e si usciva alle 19:00. Poi si partecipava alle competizioni del CONI, ricordo le gare di pattinaggio e di nuoto, vinsi la prima medaglia comunale per il pattinaggio nel lontano 1979 ovviamente incorniciata.
Veniva organizzata una recita l'anno alla quale partecipavano tutte le classi, da tenersi spesso presso il cinema cittadino, che fungeva anche da teatro, ricordo l'emozione del mio primo palco a 8 anni con i pattini a stivaletto ed in tutù bianco con la parte da colomba :). Buona parte dell'anno nelle lezioni di gruppo d'arte e di musica si lavorava per la preparazione delle scene, per le prove etc. Dalla terza si andava in gita ed in quinta si andava fuori Regione facendo il gemellaggio con un'altra scuola, ricordo il viaggio in cuccetta e la gita a Torino e la scalata del Moncenisio. Della mia maestra d'italiano non ho un bel ricordo ma la scuola funzionava a meraviglia.
Era una scuola da ricchi? Assolutamente no, un piccololissimo contributo aggiuntivo rispetto alle tasse di una scuola normale che una famiglia d'operai poteva affrontare tranquillamente, le attività erano aperte a tutti ed anzi cercavano in tutti i modi di fartele fare.
Come era possibile tutto questo? Grazie ad una donna d'accio che oltre trenta anni fa creò ed organizzò tutto questo. Ovviamente circondata da una squadra di persone entusiaste come il maestro di ginnastica. Quando è andata in pensione, la mia sorella più piccola è andata in quel periodo, era pur sempre una buona scuola ma non così funzionante come prima.
La scuola riceva fondi? Forse ma sicuramente le cose le facevano ed anche tante ed innovative.
I soldi da soli non bastano quello che fà la differenza sono le buone idee, l'intuizione, la volontà, il carattere, l'entusiasmo si può fare molto molto di più :)
Perchè l'ho nominata... perchè qualche anno addietro ho rincontrato la direttrice Maria Schettini che alla veneranda età di oltre 80 anni voleva che le insegnassi ad utilizzare il computer. Perchè? Non poteva stare a perdere le giornate e dipendere dalla sua segretaria per qualsiasi cosa nella sua attività di presidentessa regionale Unicef.
E' sempre il momento giusto per apprendere e migliorarsi basta volerlo e puntare l'obiettivo, magari non sempre si raggiungerà tutto subito o come lo si era immaginato ma dei miglioramenti sicuramente si possono raggiungere.