Dopo avere letto il post di Matteo qualche giorno fa, volevo aggiungere una considerazione sull’argomento TFS e vari miti da sfatare.
Uno dei pregi maggiori di TFS, almeno per la mia opinione, è la grande possibilità di customizzazione, che va dal poter creare build custom, ad utilizzare le API per interagire con qualsiasi parte del TFS, utilizzare il bisubscribe.exe per farsi notificare gli eventi etc etc, ma la parte più interessante è la customizzazione del process template.
Questa funzionalità è senza dubbio la più interessante in ottica ALM, perchè permette di adattare il TFS alle proprie procedure. Il motto è “non adattare il tuo processo al tool che stai utilizzando, ma adatta il tool al tuo processo” e Tfs è stato creato con questo principio in mente. Lo scopo di un tool di ALM è infatti supportare le esigenze del team, adattandosi a come il team gestisce il processo di sviluppo, il termine “tool” deve infatti essere inteso come “strumento” e non come “istruzioni all’uso”. E’ come se un meccanico possedesse una chiave inglese adattabile e cambiasse i dadi della propria macchina per adattarsi alla larghezza attuale della chiave.
L’errore più grande infatti è prendere un process template già fatto ed obbligare il team a modificare le proprie procedure perchè “cosi dice il template”. Sebbene infatti sia sempre possibile estrarre delle buone idee da un processo già consolidato (es SCRUM) è indubbiamente più utile cercare prima di tutto di capire come si lavora a data odierna (Assessment) per comprendere meglio cosa non va ed adottare le corrispondenti azioni correttive. Questo non significa che sia sbagliato usare SCRUM 1.0 o MSF Agile x.x, ma è sempre meglio capire come “decliare” questi processi al proprio team.
Purtroppo, molto spesso noto stupore nelle persone quando mostro le possibilità di customizzazione del process template di TFS, situazione molto probabilmente causata dal fatto che l’editor è disponibile nei Power Tools e non nell’installazione di base di TFS. Ricordate pertanto la regola d’oro di TFS: installate i power tools sia nel server, sia in tutte le macchine client, pena la perdita di molte funzionalità.
Una volta installati i Power Tools, si può procedere ad editare un process template già fatto. La prima operazione è quella di aprire il “Process Template Manager” come visibile in Figura 1.
Figura 1: Cliccando con il tasto destro sulla project collection è possibile aprire il Process Template Manager.
In questo modo potete scaricare in locale tutta la definizione di un process template già fatto, dal quale partire per effettuare le proprie modifiche. A questo punto basta selezionare un template e premere il bottone Download.
Figura 2: Scaricare in locale la definizione di un Process Template
Se andate a visualizzare cosa avete scaricato potete vedere che si tratta essenzialmente di un insieme di file XML che è possibile editare con un editor grafico chiamato “process Template Editor” presente nei power tools.
Figura 3: Aprire il PTE per poter editare il processo scaricato nel passo 2.
E’ sufficiente andare poi a selezionare il file processTemplate.xml presente nella cartella scelta in Figura 2 ed iniziare ad editare il Process Template.
Ai prossimi post le spiegazioni di cosa e come potete modificare. In particolare cercherò di entrare in dettaglio nella customizzazione dei Work Item (la parte decisamente più interessante) per mostrare come TFS sia adattabile con pochi click alle vostre esigenze.
Alk.