Visual Studio 2010
Il secondo articolo dedicato a .NET Gadgeteer è stato pubblicato sul numero di Novembre (180) di ioProgrammo. Questa volta mi occupo della creazione di servizi Web sul dispositivo, per ottenere informazioni dal device oppure comandare il suo funzionamento. Il divertimento continua :-) Tag di Technorati: .NET,Programming,.NET Micro Framework,.NET Gadgeteer,C#
Sul numero di Settembre di ioProgrammo (178) è stato pubblicato il mio articolo Introduzione a .NET Gadgeteer. Si tratta del primo di una serie in cui illustrerò le caratteristiche della piattaforma, dal punto di vista hardware e software, e come utilizzarla per realizzare dispositivi embedded in modo estremamente facile e veloce, anche senza avere conoscenze di elettronica. Spero che il mio lavoro possa contribuire ad aumentare la conoscenza e la diffusione di questa fantastica piattaforma, con cui personalmente mi diverto da matti! Tag di Technorati: .NET,Programming,.NET Micro Framework,.NET Gadgeteer,C#
Ero abbastanza sicuro che ci sarebbe stato un cambiamento di rotta: E’ di poco fa l’annuncio che Visual Studio 2012 Express permetterà di sviluppare anche applicazioni Desktop “tradizionali”, e non solo app Metro, come era stato detto all’inizio. L’annuncio ufficiale è sul blog di Visual Studio. Tag di Technorati: .NET,Programming,Visual Studio 2010,Updates
Alzi la mano chi non ha mai inserito in Google un messaggio di errore di .NET, alla ricerca di una spiegazione del problema: così facendo, infatti, spesso possiamo trovare descrizioni dettagliate, con precise indicazioni su come risolvere l'inghippo. Tuttavia, se utilizziamo una versione localizzata del Framework .NET (oppure se installiamo un'applicazione in un PC con la versione localizzata del Framework), anche i messaggi di errore sono tradotti. Come ben sappiamo, invece, abbiamo maggiori possibilità di trovare informazioni se cerchiamo il messaggio in inglese. Ma c'è un problema: spesso le traduzioni dall'inglese lasciano molto a desiderare (per non dire di...
Qualche giorno fa ho parlato di un possibile problema che si può avere usando una libreria per il “Full” Profile in un progetto che invece si appoggia al profilo Client. Come detto, il Client Profile è la scelta consigliata quando sviluppiamo applicazioni client. Tuttavia, anche in questo caso spesso si ha necessità di usare classi che fanno parte del Full Profile. Ad esempio, se dobbiamo effettuare l’encode/decode di stringhe HTML e Url, è naturale pensare ai metodi della classe HttpServerUtility, che però è contenuta nell’assembly System.Web.dll, che non fa parte del Client Profile. D’altra parte, può sembrare esagerato...
Le applicazioni per Windows create con Visual Studio 2010, siano esse WPF, Windows Forms o Console, utilizzano di default il .NET 4 Client Profile, ovvero un sottoinsieme del .NET Framework ottimizzato proprio per le applicazioni client. Al contrario, le Class Library sono configurate per usare il “Full Profile”, ovvero l’intera Base Class Library di .NET. Questo può portare ad un problema nel momento in cui utilizziamo un assembly che non fa parte del Client Profile. Infatti, se proviamo ad utilizzare tale libreria in un’applicazione Client Profile, otterremo un errore, perché stiamo tentando di accedere ad oggetti che sfruttano una...
Ho appena pubblicato su DotNetToscana un articolo in cui presento la mia nuova libreria, Jump List Helpers, che permette di aggiungere una Jump List alle proprie applicazioni Windows Forms e, cosa più interessante, fornisce un sistema per ricevere notifiche quando si seleziona un comando.
Per capire quest’ultima affermazione, è necessaria una precisazione: le voci mostrate in una Jump List possono solo avviare programmi, URL o file: non è possibile inviare comandi direttamente all'applicazione a cui la Jump List appartiene. La mia libreria supera questa limitazione: sfrutta le funzionalità del Windows API Code Pack e definisce una serie di metodi che facilitano...
Girovagando su Internet, ho trovato un articolo che illustra in maniera molto semplice l'utilizzo della classe Task. Gli esempi forniti permettono di comprendere immediatamente la potenza di questo oggetto. Esso fa parte di una serie di 20 post, Parallelism in .NET, dedicati alla Task Parallel Library e a PLINQ. Caldamente consigliato a chi vuote approfondire l’argomento (quindi spero la maggior parte dei programmatori .NET…). Tag di Technorati: .NET,Programming,C#,VB .NET,Silverlight,WPF,ASP .NET
AutoMapper è una libreria indispensabile in tutti quei casi in cui è necessario mappare un oggetto su un altro. Esempio tipico è quando abbiamo un oggetto che rappresenta un’entità del database e lo vogliamo utilizzare per impostare le proprietà di un nostro oggetto di business. Questa attività, estremamente noiosa e ripetitiva, grazie ad AutoMapper si realizza con una semplice riga di codice.
AutoMapper è un progetto open source disponibile su GitHub. Può anche essere scaricato direttamente tramite NuGet. Su CodeProject, inoltre, si può trovare un articolo che mostra come muovere i primi passi con la libreria.
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Provando ad aggiungere i controlli del Windows Phone Toolikit alla Toolbox di Visual Studio, ho ottenuto un messaggio di errore abbastanza criptico: Per qualche strano motivo, in alcuni casi la presenza del .NET Micro Framework impedisce di aggiungere nuovi elementi alla casella degli strumenti di Visual Studio. Le prime soluzioni trovate suggerivano di disinstallare il .NET Micro Framework, ma poi ho scovato una via molto più semplice e meno invasiva. E' sufficiente rinominare il file FrameworkList.xml che si trova nella cartella C:\Program Files (x86)\Reference Assemblies\Microsoft\Framework\.NETMicroFramework\v4.1\RedistList. In questo modo, diventa possibile aggiungere i controlli del Toolkit alla...
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