La recente vulnerabilità scoperta riguardante la gestione dei file WMF (Windows MetaFile) ha scatenato diverse reazioni, tra le quali un botta e risposta tra due personaggi molto famosi nell'ambiente: Steve Gibson e Mark Russinovich.
Il primo sostiene che la falla sia stata volutamente inserita da Microsoft per spiarci tutti, mentre il secondo smentisce questa teoria; la trattazione di Mark Russinovich è, come al solito, molto interessante.
Tutto molto bello, anche per il fatto che WINE, l'emulatore dell'ambiente Windows sotto Linux, ha implementato in toto la gestione originale dei WMF, falle comprese :-).