Il post di Dino Esposito mi ha suscitato una riflessione. A mio avviso l'idea dello Script CallBacks è molto bella ma è credo sia l'ennesimo modo per girare attorno a un problema.
A mio avviso il web, data la sua natura stateless e disconnessa, non è nato per offrire una piattaforma dove far girare applicazioni che hanno bisogno di mantenere uno state ed effettuare operazioni complesse. I linguaggi di scripting e asp.net sono riusciti a portare e sfruttare all'estremo le potenzialità del web. Il punto del ragionamento è: vale veramente la pena storpiare una tecnologia a tal punto invece di crearne una ad hoc?
Credo che la Microsoft con Longhorn, Avalon e Indigo stanno andando verso questa direzione offrendo un unico modello per costruire applicazioni distribute facilmente installabili (e scusate la ripetizione, distribuibili). Il futuro sarà veramente quello di inglobare le applicazioni tradizionali (winform) e quelle web sotto un unico modello eliminando di fatto il web? E' anche vero che, nonostante sia tutto molto bello e affascinante, ha un tragico problema. Il modello offerto da Longhorn non è multipiattaforma (per ovvie ragioni) e questo potrebbe essere un grosso freno verso l'evoluzione vista nel senso sopra citato. Chi vincerà tra tecnologia e diffusione?
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