Il primo worskshop UGIDotNet in trasferta è stato un autentico successo. A volte aggettivi come questo si utilizzano un po’ a sproposito, ma stavolta io credo che illustri esattamente quanto è accaduto ieri.
Parliamo della giornata di workshop. Ho due parole che lo possono definire: Surfraf e Mono.
Surfraf è qualcosa che non posso descrivervi, non tanto perchè non sia possibile farlo, ma perchè provarci non renderebbe minimamente giustizia all’incredibile lavoro di Raf che nella sua sessione ci ha letteralmente stupefatti. Non posso fare altro che rimettermi alle buon anime che hanno scattato qualche foto dell’oggetto e a Raf stesso. A proposito: il prossimo che mi dice che Windows 7 è giusto una serive pack di Vista gli sputo in un occhio, gli spezzo le ginocchia e non contento lo denuncio al tribunale internazionale per i diritti dell’umanità.
Mono. Per me (vile, ignorante e peso come si dice nella mia terra natale) è stata un’autentica sorpresa. Un progetto incredibilmente maturo non solo dal punto di vista del framework, ma anche dei tools, sia quelli già disponibili, sia quelli che arriveranno a breve. Dopo aver abbracciato la virtualizzazione con VMWare, la persistenza con Oracle, sono deciso ad affrontare anche l’hosting di applicazioni C# su Linux, ovvero ampliare e arricchire la mia visione di “target” tecnologici. Un grazie molto sentito a Massimiliano per la sua sessione illuminante e per la chiaccherata tecnologica in albergo la sera prima del workshop.
La mia sessione sull’uso di RDBMS diversi con Entity Framework è andata abbastanza bene, devo certamente migliorare la tecnica oratoria (un po’ caotica e ripetitiva a volte), però dal punto di vista della fluidità della presentazione e il rispetto del tempo a disposizione devo dire che sono soddisfatto.
Durante tutta la giornata si è veramente respirata l’atmosfera di community, e spero che sia stato lo stesso per i partecipanti, sono tornato a casa veramente a mille anche grazie ai moschettieri Mauro, Corrado, Lorenzo, Ugo e ovviamente al Pres, promotore e anima di tutto questo.
Infine, proprio per chiudere in bellezza questo post, un pensiero alla location. Un grazie non abbastanza sufficiente a contraccambiare l’ospitalità va a Dental Trey, perchè la gentilezza e la disponibilità che ci hanno dimostrato è stata semplicemente imbarazzante. Non solo durante tutta le giornata del workshop, ma anche il giorno prima quando alcuni di noi sono stati ospiti per una cena (anzi LA cena) che credo rimarrà negli annali per qualità e quantità sia di buona compagnia, sia di libagioni.
La speranza è che questa esperienza possa essere stata la prima di un appuntamento ricorrente, una sorta di evento da consolidare anno dopo anno.