Lawrence

Twist again
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Mono, speculazioni e mani nei capelli

Sto leggendo le ultimissime slide di De Icaza sullo stato di Mono e la sua Roadmap e diciamocela tutta: mi viene da sorridere. Posto che .NET per me è MS .NET, non penso che l'implementazione Mono attecchirà poi molto in ambiente Windows (anche se a me non verrebbe in tasca nulla in entrambi i casi :-P).

Dalle slide si evincono le seguenti cose (non che ci sia da evincere molto, dato che son scritte):

  1. Nel 2004 Mono supportava parzialmente .NET 1.1 (rilasciato l'Aprile del 2003 se non erro)
  2. Nel 2006 (dal mese prossimo) Mono supporterà WinForms 1.1 e i generics di C# 2.0 (a dire il vero quest'ultimi è un pò che li supporta
  3. Mono supporta anche dei bindings per un altro GUI framework, Gtk (la base di GNOME per intenderci). Problema? Supporterà "finalmente" la 2.8, ormai quasi vecchia :-(
  4. Non ho ben interpretato il pezzo in cui dice che il debugger ha un supporto limitato, ma pare che non funzioni con il web server che distribuiscono loro stessi. Confermate?
  5. Pensano di riuscire a supportare .NET 2.0 completamente e parte di WCF dal terzo quarto 2007, mi domando dove sarà MS a quel punto
  6. Faccio notare che l'unico linguaggio ufficialmente supportato è C#, VB è in programma per la stessa data di cui sopra
  7. Trovo che cominciare un progetto (Olive, il porting di WCF) basandosi su documentazione pubblica esplicitamente dichiarata (da de Icaza) "non chiara" sia stupido, ma son fatti loro
  8. Mi metto le mani nei capelli quando leggo che dopo 5 anni di sviluppo hanno ancora 1500 unit test che non passano per il compilatore. In altri progetti di mia conoscenza non accetterebbero nemmeno codice o contributi se non c'è un test che passa associato. Decisamente un altro modo di lavorare
  9. Mono, a parte la voce grossa che fa Novell e le manovre politiche, non è cosi diffuso come de Icaza vorrebbe far credere, tantomeno su OSX. Apple dalla prossima versione distribuirà Ruby On Rails e Twisted Matrix nella versione Server, Python 2.5 e PyObjC (bindings per ObjectiveC e Cocoa) nella versione client. Di Java c'è pochissima traccia, Mono direi inesistente. Tra l'altro in questi mesi di utilizzo di Mac mi sono accorto che gli utenti OSX sono piuttosto esigenti in fatto di UI (molto di più degli utenti Win) e non si fanno fregare facilmente dalle UI simil-mac
  10. Ci sono anche interessanti in Mono: esperimenti sui GC e sui JIT, Ahead Of Time compilation, vari linguaggi supportati non ufficialmente, esperimenti di integrazione con GCC
  11. Hanno un bell'IDE ufficiale e un plugin per visual studio 2003 (!!)

Non capisco perché questa politica di inseguimento, non mi pare la più geniale delle scelte di business. Grazie al fatto che è opensource ho la libertà di non usarlo perché in fondo è uno dei tanti framework su cui creare applicazioni ;-)

Traete le vostre conclusioni (che possono essere diverse dalle mie)

Update: http://www.go-mono.com/meeting06/OpeningPresentation.pdf

Print | posted on giovedì 26 ottobre 2006 21:39 |

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# re: Mono, speculazioni e mani nei capelli

la prima cosa che mi viene in mente è un cane che gira in tondo cercando di prendersi la coda, la seconda è un tizio che tenta di svuotare un lago munito di cucchiaino e per finire la terza è il giardiniere di San Siro che svolge il suo lavoro armato di tagliaunghie...

non so se si evince la mia opinione ;-)
26/10/2006 22:17 | Luca
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# re: Mono, speculazioni e mani nei capelli

Quello che pensa Icaza (ovvero Novel) è ben differente da quello che pensa tutta la comunità che gravita attorno a Mono e che sviluppa, per esempio, i linguaggi alternativi che si possono utilizzare. Io ho iniziato ad usare Mono per un progetto perché mi serviva un interprete embed che non sembrasse cacca quando utilizzato multi-thread su windows (ovviamente sono un convinto utente Python su Linux ma il lavoro ci porta verso strani lidi ogni tanto) e Mono + BOO si è rivelato 100 volte meglio (come velocità e come stabilità) di CPython.

Python è fenomenale con tutti i sui difetti. Mono è fenomenale con tutti i suoi difetti. Mi spiace dirlo ma come runtime Mono *è* superiore e li sopra ci girano una marea di linguaggi, Python incluso.

Le mie conclusioni sono: prendere sempre il meglio da tutto. Da Perl, così come da Python, così come da Mono. Grazie Novell. (ok, su Perl scherzavo..)
27/10/2006 02:33 | fog
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