Lawrence

Twist again
posts - 73, comments - 168, trackbacks - 37

Opensource, cerchiamo di capirci un attimo

Volevo inserirlo come commento al post di Simone Chiaretta sull'opensource che trovate qui: http://blogs.ugidotnet.org/piyo/archive/2006/08/25/Opensource_free_as_in_what.aspx ma siccome è uscito un pò troppo lungo lo metto come post a sé stante :-)
Secondo me in primo luogo bisogna dividere il concetto di Opensource e di software libero. Son due cose diverse, uno è nato prima dell'altro. La scarsa informazione le porta a volte a farle combaciare ma per la mia esperienza c'è una certa differenza, diciamo che si sovrappongono per alcuni aspetti ma la filosofia è diversa. Filosoficamente a parte credo che il tutto dipenda dalla propria coscienza. Anche un software tradizionalmente freeware (non opensource dunque) potevi usarlo fregandotene, potevi usarlo rendendone partecipe l'autore, potevi mandare soldi all'autore ecc ecc. L'opensource non è freeware, ma semplicemente ciò che implica il nome tradotto: sorgente aperto. Il software diventa un prodotto dell'ingegno comunitario e non un "brevetto" chiuso di un singolo o di un'azienda. Possiamo discutere fino alla fine del mondo se è giusto o non è giusto ma tanto nessuno di noi avrebbe mai ragione. L'opensource è li e si fa i fatti suoi andando avanti e fregandosene delle pippe mentali che mi faccio io, che ti fai tu o che si fa la comunità .NET (o quella opensource in generale). Esistono infiniti modelli di fare opensource, ma nella maggior parte dei casi un software opensource è di successo quando chi lo crea lo trascina. Il software lascia e dimentica non è mai di successo (e io lo so per esperienza diretta), che sia opensource o meno.
Io credo che Free as in quel che ti pare sia la definizione giusta. Io non faccio un programma opensource aspettandomi di blindare la coscienza degli utilizzatori (altrimenti non farei un sw opensource, molto semplice, e legherei le mani agli utilizzatori per contratto). Faccio opensource perchè ci credo e perchè vedo ogni giorno che funziona. Personalmente non contribuisco a tutti i programmi che uso (non avrei vite abbastanza dato che su Linux e OSX buona parte di quello che ho installato ha licenza opensource). Se un progetto mi interessa lo uso, partecipo alle mailing list, se mi capita scrivo patch (e se ne sono capace). Ed è cosi che funziona.. "free as in do what you can do". Questo è il concetto di una comunità. E' molto semplice.
Divmod ad esempio (un azienda americana piuttosto nota nel mondo Python) ha creato ultimamente una iniziativa chiamata Divmod Fan Club dove per una quota che varia dai 10$ ai 1000$ mensili puoi partecipare direttamente alle decisioni sulla moltitudine di progetti opensource in cui sono coinvolti e riprioritizzare le cose. Loro hanno talmente tanto lavoro che non hanno tempo di stare dietro a tutti i progetti che usano e fanno o sponsorizzano quindi l'apporto della comunità è fondamentale. Io ho un amico che uno degli sviluppatori di un framework web cominciato da loro e ha sottoscritto il "fan club" e ti assicuro che l'idea funziona. Il concetto è questo: "fai soldi con i nostri software? vuoi cambiare le priorità? ok allora finanzia il tempo libero degli sviluppatori per direzionare gli sforzi dove ti conviene".
@Raffaeu: non sono per niente d'accordo con ciò che dici proprio perchè non ha riscontri nella realtà professionale dell'opensource. Paragonare il mondo delle certificazioni MS (dove comunque non c'è garanzia di efficienza e professionalità) con il mondo opensource ha senso solo se conosci quest'ultimo, cosa che non direi dal tuo intervento. Tanto per la cronaca: PHP è un software che non direi essere andato a farsi benedire, personalmente non mi piace ma lo usa tanta gente. Se vuoi il supporto commerciale c'è Zend.com che è l'azienda dietro al progetto che te lo offre volentieri. Per Linux credo che una intera pagina PDF scritta in carattere 8 non basti per elencarti il numero di aziende che ti offrono supporto a pagamento. Soppiantare il colosso di Redmond? Direi che non ci riescono nemmeno aziende molto potenti quindi non vedo il senso della tua citazione :-) (poi sei sicuro che lo si possa soppiantare ;-)? o che lo si voglia fare? Non è tutto Linux vs MS il mondo opensource, anzi lo è solo quello degli zeloti che stanno da entrambe le parti. Io mi incazzo sulle cose tecniche che mi danno fastidio di 3 sistemi operativi ogni giorno, me ne frego se dietro c'è Torvalds o Allchin o Jobs.) Riguardo all'ultima obiezione sul "si può far soldi" beh la mia risposta è si cento volte. Potrei farti anche qui un bell'elenco di gente che fa discrete palate di soldi con l'opensource o grazie ad esso o come dipendente di aziende che respirano opensource o che investono in esso. Io stesso vedo solo entrate (ed essendo uno studente per me valgono parecchio) da quando uso strumenti opensource. Ricorda Raffaeu, non è il tool che fa il professionista, ma è il professionista che fa il tool. Sorgente aperto non significa gratis per tutti. Non è che gli sviluppatori opensource sono coglioni masochisti che vivono di acqua e ciambelle per il piacere di diventare gli zimbelli delle comunità di sviluppatori del mondo.

Print | posted on venerdì 25 agosto 2006 16:13 | Filed Under [ offtopic ]

Comments have been closed on this topic.

Powered by:
Powered By Subtext Powered By ASP.NET