Era un po' che volevo fare un post sul fatto che spesso si trovano in giro persone che conoscono fin troppo bene un argomento ma che poi si perdono in un bicchier d'acqua appena ci si sposta un po' e persone che invece conoscono di tutto un po', ma che poi non riescono ad approfondire nulla, per cui riescono a fare "brutte figure" appena si entra nel dettaglio di qualunque cosa. Negli ultimi mesi prima di lasciare ObjectWay ho fatto moltissimi colloqui, e di persone fatte in questo modo ne ho viste tantissime.
Ci sono poi persone che riescono ad avere forti conoscenze verticali, ma anche a spaziare in quel di tutto un po' che le rende interessanti a prescindere dall'argomento affrontato.
Poi ho letto il post Le persone fatte a "T" che mi ha dato so spunto per parlarne. Ricordo quando nel "lontano" 2003, al TechEd Europe a Barcellona, qualche mese prima della PDC "che avrebbe cambiato il mondo...", Clemens Vasters in un Chat&Talk molto interessante indicò quell'anno come l'anno della fine del "tuttologo", almeno per quanto riguarda il mondo .NET.
Tecnologie come WCF, WF, WPF, WCS, LINQ, EF, ma anche prodotti come VSTS, TFS, Sharepoint, Biztalk, Reporting Services, etc... etc... ormai non si può padroneggiare più tutto come si poteva fare prima del 2003 (WinForms, ASP.NET, SQL e poco più...). Quindi bisogna specializzarsi.
Ma d'altro canto non si può andare in verticale (buttandosi a testa in giù da un ponte come nel Bungee Jumping) e basta. Altrimenti si rischia di fossilizzarsi su scelte che potevano andar bene in passato, ma che oggi sarebbero superate.
Cosa porta una persona fatta a I (per restare nella metafora indicata nel post di Alfonso) a diventare una persona fatta a T?
Secondo me solo la convinzione che tutto si evolve, e quindi la specializzazione attuale (la I) potrebbe cambiare in futuro, ma è solo con una forte visione e conoscenza del resto (la parte orizzontale della T) che si riesce ad andare avanti. ci saranno dei momenti di transizione (più o meno lunghi) dove probabilmente più che delle T assomiglieremo a dei pi-grego, con due aste verticali, ma questo è assolutamente normale.
Ad esempio, nel mio caso, fino al 2005 la mia T era una forte verticalizzazione sul mondo .NET soprattutto WinForm ma anche ASP.NET (1.1 ai tempi) e una visione più generica della tecnologia che andava da SQL Server, alla parte sistemistica (Windows 2000/2003, e soprattutto Virtualizzazione) fino a prodotti come Biztalk e Sharepoint, e con una forte presenza di metodologie, processi, UML, etc...
Oggi la mia verticalizzazione è fortemente su Visual Studio Team System e TFS, e anche la visione generale si è adattata al cambiamento del lavoro che svolgo, passando più verso metodologie e processi di sviluppo e organizzativi, Scrum, metodologie Agili (e anche meno agili), conoscenza (molto meno di dettaglio) dei vari prodotti server, fino ad arrivare allo sviluppo .NET che non è più il mio punto forte, ma che rimane comunque nel mio DNA, assieme alla virtualizzazione.
La cosa bella del variare la parte verticale della T nel tempo è che anche se una cosa non è più il nostro punto forte, le lo è stata in passato, andrà di certo a rafforzare ed espandere la componente di conoscenza generale.
Il tutto finalizzato alla crescita continua, che è uno dei motori che mi spingono ad andare avanti.
Che speranze ci sono invece per le persone fatte a "-"? Uhm... secondo me poche, perchè se uno non riesce ad interessarsi a niente in particolare, ma "naviga" nella mediocrità del "di tutto un po'", allora secondo me c'è poco da fidarsi, perchè la mancanza di approfondimento di almeno una materia si ripercuoterà sulla semplicità dei giudizi che può esprimere sul resto.
E voi? Che genere di persone siete?
P.s. mentre leggevo il post originale e soprattutto mentre scrivevo questo, mi è tornato in mente il "mitico" mr.T, indimenticato "Pessimo Elemento" dell'A-Team