Comunicare
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Comunicare
Oggi ho dovuto preparare un "Elevator Pitch", ovvero una presentazione molto breve, che può essere utilizzata anche nel breve intervallo di tempo di qualche fermata in ascensore. Non sono un amante di questo genere di presentazione (a dire il vero ci metto anche una vita a scrivere gli abstract di articoli e sessioni...) ma probabilmente è il modo più veloce per tirar fuori SOLO i punti salienti. Bellissima la frase sulla versione Inglese di Wikipedia: A variety of other people, including entrepreneurs, project managers, salespeople, evangelists, job seekers, and speed daters commonly use elevator pitches to get their point...
Ci sono contesti dove l'improvvisazione è indispensabile. Ad esempio in una conferenza con la formula Open Space, oppure quando si forma un capannello che discute degli argomenti, in contesti per lo più informali (macchinetta del caffè, anticamera della sala conferenze, cene, etc...). Oppure quando vi fanno domande che non facevano parte della "scaletta". In questi casi la capacità di improvvisazione è positiva, ed è un valore aggiunto molto importante. In altri casi l'improvvisazione può essere pericolosa. Con improvvisazione "negativa" intendo: una presentazione a braccio, senza slide, su un argomento che non si domina appieno una presentazione con le slide...
C'è differenza tra chi sa le cose e chi le sa trasmettere? Certo che c'è! Ed è tantissima. Per trasmettere bene le informazioni bisogna prima capire di che tipo di informazioni stiamo parlando, chi abbiamo di fronte, e soprattutto, qual'è lo scopo della trasmissione. Ben diversa è una presentazione orientata a VENDERE qualcosa, rispetto ad una presentazione orientata a MOSTRARE qualcosa, rispetto ancora ad una presentazione orientata a CONDIVIDERE le proprie esperienze. Magari il messaggio è molto simile, ma l'intento è profondamente diverso. Finiti sono i tempi delle persone che salgono sul palco e "leggono" dei fogli, oppure guardano "il...
Cerco sempre di imparare qualcosa dagli slide-deck degli altri speaker. I più furbi mettono sempre una slide "buona per ogni occasione" alla fine, come ultima slide. Può essere la classica "domande?" con il punto di domanda gigantesco, oppure una "ricordatevi di compilare il modulo di feedback... e di darmi il massimo dei voti se no mi licenziano...". Gli speaker meno "sgamati" invece tengono alla fine tutta una serie di slide di riserva, da usare se la sessione prende una piega diversa. Cosa che può essere anche utile, ma ricordatevi di mettere sempre una slide buona alla fine. Perchè? Perchè...
O si è "tempestivi"... o si da del "valore aggiunto". Altrimenti è meglio tenere la bocca chiusa. Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire che oggi non ha senso andare a seguire una sessione di livello 200 su Windows Server 2003 (tanto per fare un esempio), mentre potrebbe avere perfettamente senso andare a seguirne una di livello 200 su Windows Server 2008. Stessa cosa vale invece per una sessione di 400 su Windows Server 2003 che oggi è ancora perfettamente plausibile. Attenzione, parlo delle sessioni ma questo vale per tantissime altre cose, incluso il blog. P.s. il tutto naturalmente va...
Sembra una stupidata, o un'ovvietà, ma la voce è una delle caratteristiche principale di chi deve comunicare. Troppo spesso ci sono presentatori che hanno un tono di voce monocorde, oppure che parlano quasi sottovoce, o che (ancora peggio) parlano sottovoce e rivolti verso le slide, e non verso il loro pubblico. Io ho il difetto opposto. Generalmente quando faccio le sessioni mi sentono quasi sempre anche senza microfono fino in fondo all'aula (e quando questa è un auditorium da 200 posti... significa che di spesso URLO...). A volte esagero, e la sera vado a casa con la gola che scalpita....
Stasera dovrei scrivere un documento... ma mi sono arenato... e quindi bloggo... speriamo mi sblocchi... E' da un po' che gli amici mi chiedono info e dritte per tenere le loro presentazioni, mi chiedono aiuto per comunicare efficacemente, soprattutto quando gli tocca parlare in pubblico. Stavo pensando di iniziare una serie... così, senza troppe pretese, legata all'esperienza di MCT prima, di membro di UGI e di MVP poi, ma sempre un po' "scanzonato". Il primo punto riguarda l'essenza della comunicazione. Non voglio citare "teoremi" o "assiomi" vari, ma a dispetto di chi dice che si comunica SEMPRE, anche nel silenzio,...