Confessions of a Dangerous Mind

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WPF Development: Bridge the gap and become an Application Designer

Pratico il KiteSurf, uno degli sport più belli del mondo. Non è uno sport faticosissimo, a meno che non ci si metta in testa di provare una nuova manovra; in questo caso la giornata può diventare MOLTO pesante per le volte in cui si cade in acqua, si prova, si perde la tavola, si ritenta, cade la vela; si chiama imparare… il mio corpo si sta adattando a dei nuovi movimenti che non conosce e ci vuole del tempo. Quanto non si può dire, dipende da moltissimi fattori: talento, atleticità, stato di salute, umore, voglia di rischiare…

Mi è venuto in mente questo confronto mentre pensavo a quanto tempo è necessario per realizzare un’applicazione WPF in confronto ad una applicazione Windows Forms Standard. Qual’è il vero motivo che rallenta la realizzazione di applicazioni WPF? E’ innegabile: stiamo imparando a diventare Application Designers, quindi “cadiamo”, “perdiamo acqua” e prendiamo un mucchio di botte. Sono certo che molti staranno dicendo “come! Io sono già un application designer… ho moltissimi anni di esperienza…”; ahimè… qui la cosa è cambiata. Le applicazioni che abbiamo sviluppato per anni non hanno mai richiesto un design curato; prendevamo i controlli “prefabbricati” e li inserivamo nelle form… canvas a go-go…problemi di resize ed etichette tagliate… griglie dappertutto, treeview come se piovesse.

Con WPF (e vale anche per Silverlight, s’intende) non si può più fare così. Ovvio, è sempre possibile realizzare un’applicazione Canvas-Style in WPF, perchè no; ma allora perchè usiamo WPF?

Il codice è sempre lì, C# o VB.net che sia, i pattern li sappiamo a menadito, l’accesso ai dati non ha segreti, maaa… siamo ancora lenti a pensare un’interfaccia PER l’utente.  Del resto non l’abbiamo mai fatto… da sviluppatori il nostro compito è sempre stato realizzare l’applicazione, non studiarne l’ergonomia, l’usabilità, la gradevolezza, l’impianto grafico.

Cosa dobbiamo fare, allora? Dobbiamo mettercì lì, a testa bassa, e diventare Application Designers, ovvero non “solo” programmatori che disegnano un pulsante ed inseriscono una griglia in una finestra, bensì pensare a COME l’utente vorrà usare la nostra applicazione facendoci delle domande del tipo:

  • Come l’utente vorrebbe vedere le informazioni?
  • Come le vorrà cercare?
  • Come si svilupperà il flusso applicativo?
  • Come guidare l’utente durante delle scelte?

Queste (e molte altre) domande dovrebbero farci “pensare” e dovrebbero guidarci verso la realizzazione di una applicazione a misura d’utente e farci cominciare un nuovo percorso… perchè la nostra esperienza di oggi diventi un punto di partenza e non un traguardo.

Print | posted on lunedì 17 agosto 2009 18:40 |

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# re: WPF Development: Bridge the gap and become an Application Designer

Bella questa, anche io facevo kite, poi mi son fatto male lo scorso inverno ed ho smesso.
Non avevo mai pensato al paragone.
:D
17/08/2009 22:00 | raffaeu
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# re: WPF Development: Bridge the gap and become an Application Designer

@raffaeu: Spero che tu possa riprendere al più presto la pratica di questo fantastico sport ;-)

@AlessandroD: buon per te che te le sei sempre poste! Ho visto, e probabilmente anche a te è capitato, molte soluzione fatte "da sviluppatori", "per sviluppatori" e non per l'utente finale. Il risultato è sempre stato quello di confondere l'utente, e non di guidarlo nell'uso del programma.
Chi si è sempre posto queste domande, mettendo al centro di tutto l'utente, è molto avvantaggiato nell'uso di WPF in quanto già focalizzato sul design dell'applicazione e non sul tecnicismo, che poco importa all'utente...
20/08/2009 04:01 | Davide Senatore
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# re: WPF Development: Bridge the gap and become an Application Designer

Chiarisco subito che di WPF non so nulla, ma ancora non capisco perché la necessità di studiare l'interfaccia prima poteva essere un optional e ora non lo è/sarebbe più.

In ogni caso se con WPF lo sviluppo si rallenta, bhe, allora non mi pare una gran conquista, almeno per le realtà piccole, cioè la maggior parte... :-)
20/08/2009 16:14 | AlessandroD
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# re: WPF Development: Bridge the gap and become an Application Designer

Alessandro, mi spiace non essere stato più chiaro nel post.
L'interfaccia non è MAI stata un optional (almeno per me). Devo constatare che in giro c'è del software che, vuoi per esigenze di tempo, vuoi per incapacità di ascoltare le necessità del cliente, possiede delle interfacce utente indecenti.
Lo sviluppo con WPF "si rallenta" solo se vuoi fare un design curato della tua interfaccia, altrimenti è migliore (in molti cai più veloce) di quello con Windows Forms.
Chiaramente il theming di bottoni, listbox, combobox, animazioni e quant'altro è un'attività molto dispendiosa, sia in termini di tempo che in termini economici. Queste attività non erano presenti nei "vecchi" progetti Windows Forms, ed è per questo che la figura del designer si "incastra" nel flusso applicativo per collaborare con lo sviluppatore ed ascoltare il cliente.
Infine ti assicuro una cosa: WPF è una gran conquista ;-)
20/08/2009 16:45 | Davide Senatore
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