AntonioGanci

Il blog di Antonio Ganci
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Che fatica scrivere un articolo tecnico

Ho appena terminato la prima stesura della seconda parte dell'articolo sulle Managed DirectX. E' stato molto faticoso scriverlo, ma anche gratificante in quanto ho dovuto ripassare concetti che avevo dimenticato e mi sono chiarito anche qualche piccolo dubbio che non avevo approfondito a suo tempo.

La parte più difficile è stata quella di spiegare concetti non banali, come il calcolo matriciale, le proiezioni, ecc. in maniera sufficientemente semplice da essere comprensibile da chi non conosce gli argomenti ed anche sintetico perchè ognuno dei concetti esposti per essere spiegato in maniera esaustiva avrebbe richiesto il tempo equivalente ad un corso universitario.

La tecnica più efficace per me è quella di procedere per raffinamenti successivi: prima si butta giù una scaletta grossolana e poi per ogni punto si inizia ad approfondire.

E' stato noiosa e non semplice la creazione delle immagini esplicative, ho usato il software Draw della suite OpenOffice e devo dire che non è il massimo dell'usabilità, su questo Microsoft Office continua ad essere superiore (ma anche più costoso ).

Non mi rimane che volontarizzare qualche collega alla lettura ed ai primi feedback per poi sottoporlo al vaglio della paziente redazione di UGIDotNet.

Print | posted on lunedì 8 maggio 2006 13:20 |

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# Re: Che fatica scrivere un articolo tecnico

Concordo... scriivere articoli è molto più lungo e complesso che scrivere codice, almeno per noi che siamo programmatori.
Cmq, dopo averne scritti 6, e scrivendo costantemente post sui blog, devo dire che la mia "forma" e la scioltezza stanno migliorando...
La mia prof del liceo sarebbe contenta :-)
08/05/2006 14:13 | Simone Chiaretta
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# re: Che fatica scrivere un articolo tecnico

Ciao Antonio,
sono d'accordo con te :D Scrivere articoli tecnici non è per nulla banale. Ultimamente ho pubblicato un articolo su CodeProject e ho scritto una tip e un altro articolo per UGI... beh, la cosa mi ha S-T-R-E-M-A-T-O!! Secondo me l'aspetto più difficile è quello di cercare di identificare il possibile lettore e la sua "cultura di base": non mi piace dare per scontata la conoscenza di alcune tematiche, ma è anche vero che alle volte si corre il rischio di perdersi eccessivamente in chiacchiere.

BTW, mandalo alla redazione senza farti troppi problemi: IMHO è un argomento interessante e poi credo che il modo migliore di imparare sia proprio quello di leggere i feedback di chi di articoli alle spalle ne ha parecchi!

In ogni modo, sono assolutamente ansioso di leggerti!!
08/05/2006 14:54 | Marco De Sanctis
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