Oggi tutti guardano a HTML 5, inteso come HTML 5 + CSS3 + JS, come la piattaforma futura per sviluppare non solo siti, ma vere e proprie applicazioni, che possano essere eseguite indipendentemente dal dispositivo sul quale sono installate.
Da quello che si è potuto capire, dalla recente intervista di Steven Sinofsky al D9 e dalle dichiarazioni ufficiali di Microsoft il nuovo Windows 8 sarà in grado di eseguire queste applicazioni non solo nel browser, ma come oggetti autonomi, esattamente come succede ora con le applicazioni Silverlight out of browser.
HTML 5 quindi si affiancherà alle altre tecnologie di presentazione oggi consolidate come Silverlight/WPF, con il vantaggio della portabilità su altre piattaforme, come Android o iOS.
Se oltre ad affiancarlo HTML 5 saprà sopraffare Silverlight/WPF solo il tempo saprà dirlo. La portabilità verso molte piattaforme sarà sicuramente strategica per molte aziende che oggi producono software, ma per altri mercati probabilmente la produttività di WPF sarà imbattibile su applicazioni progettate per Windows che, ricordiamo, ha ancora oltre il 90% del mercato dei desktop.
HTML 5 diventa in ogni caso una preziosa risorsa per il nostro business, che non possiamo ignorare. La mia sessione di giovedì prossimo allo SMAU Business di Bologna cercherà appunto di fare chiarezza sulle novità che HTML 5 ci propone, quanto lo standard è maturo ma soprattutto come usarlo, e anche, perché no, non usarlo.
Vi aspetto!