Segnalo questo articoletto di Don Box sull'msdn magazine di ottobre. Nell'articolo (molto breve) viene fatto un confronto tra i linguaggi dinamici (in particolare Scheme) e C#. Il succo è:
"What I love about this approach versus defining a class is that I didn't need to go through the standard 20 questions one typically asks themselves when writing a new class. No class versus struct, interface versus abstract base, or other analysis was necessary. Instead I wrote a program that did what I wanted it to do. "
Sfido chiunque legge questa frase a non essere d'accordo con lui. Quello che mi spaventa è l'approccio di questi linguaggi a problemi complessi. Gli indubbi vantaggi dei linguaggi dinamici che si hanno in "una somma", ci sono anche nei sistemi reali? Per ora io penso di no, ma se la MS, con C# 3.0 sta andando in questa direzione ci sono valide ragioni. E se lo dice Don Box....
"This melding of code and data is central to all dialects of Lisp, and is fundamental to the way Microsoft is integrating multiple expression languages (most notably SQL) in future versions of the Microsoft® .NET Framework."