Scenario: mega riunione Managed Designs (in realtà, solo io e Markino ) a casa mia. Arriva l'ora di pranzo, e andiamo in cucina: TV accesa, e "finiamo" su Forum (Rete 4). La causa vede contrapposti la titolare di un negozio di noleggio DVD/giochi e il presidente di una associazione culturale no-proft. La titolare esordisce definendo "hacker" la controparte poichè egli (cito cercando di essere quanto più fedele possibile) noleggia i film e li "salva" su un "server" in modo da permettere a tutti i soci dell'associazione di "scaricarseli via Internet". Il giudice (comprensibilmente stralunato) accusa il colpo. L'aspirante "hacker" controbatte dicendo che l'accesso al server non è pubblico ma è sottomesso a password, e quindi che "solo" i 300 associati possono vedere i film e che, in fondo, lui il noleggio l'ha pagato quindi il suo comportamento è "perfettamente legale". La tensione sale. Io e Markino sappiamo che prima o poi dovrà succedere... Cosa? Lo scoprirete tra poco. La discussione continua: l'hacker sostiene che questo è il solo modo nel quale gli associati (che sono studenti universitari) possono permettersi (testuali parole) l'accesso alla cultura (cioè film e videogiochi, ricordiamolo) perchè le politiche delle multinazionali non permettono altre vie (si sa... Palladium è alle porte ). Ed ecco il colpo di coda della titolare del negozio, che sbraita: "E io cosa c'entro con le multinazionali? E prenditela con Bill Gates, allora!" e chiede 3000 euro di risarcimento.
Visto? Lo sapevamo: *doveva succedere*. Signor Gates, si ricordi che quando un aspirante videogiocatore si vede negato il diritto di copiarsi un gioco della PS2, la colpa è anche un po' sua. E poi si sa, che non ci sono più le mezze stagioni e piove sempre sul bagnato... <g>
posted @ venerdì 23 marzo 2007 15:34