Sappiamo (credo) tutti che il decreto Bersani obbliga gli operatori telefonici a cessare l'applicazione dei costi di ricarica. Bene, questa è indubbiamente una "mossa" a favore dei consumatori. Ora attendo che la medesima solerzia sia applicata alla tassa di concessione governativa, che "pesa" invece *esclusivamente* sui detentori di un contratto di abbonamento. Oppure, forse, la suddetta tassa serve a punire i pigri che, come me, non amano l'idea di ritrovarsi senza credito disponibile proprio quando avrebbero bisogno di effettuare una chiamata.