Webcams, reti neurali e Grande Fratello...

Ho letto con interesse il post di Andrea Cavalloni su VideoSorveglianza: tra Privacy e Sicurezza... e volevo aggiungere i My 2 Cents...

Lavoro da qualche tempo all'applicazione delgi algoritmi basati su reti neuronali per una svariata serie di applicazioni.
E' da notare che una di queste, terribilmente funzionale e funzionante, è quella per l'individuazione automatica dei volti all'interno di filmati ed immagini. Ne esiste anche una implementazione in GPL scritta in C# da franck.fleurey e scaricabile presso il suo sito web, che peraltro se è agli esordi come recognition è decisamente avanzata come reti neuronali in generale.

Ora, cosa ci fanno tutte queste telecamere per Milano?

Ci sono le CENTINAIA usate per le infrazioni automobilistiche (non sono fotocamere, sono telecamere digitali), quelle all'ingresso delle banche e ai POS, quelle all'esterno degli edifici pubblici e militari, addirittura vi sono telecamere alla salita e discesa da metropolitane ed autobus (provate a dare un occhio esattamente sopra le porte e noterete l'obiettivo).

E se, per caso, (non ditemi che sono paranoico, lo so già) le immagini non fossero conservate, ma passassero solamente per qualche secondo in un sistema atto ad individuare e catalogare determinati volti (oltre che ovviamente a localizzarli, visto che la posizione della webcam è nota) per mandare tranquilli e serafici warning silenziosi?

Niente bisogno di controllo umano, niente bisogno di muovere un dito. Solo un piccolo dato che non è nemmeno obbligatorio catalogar, visto che dopo essere filtrate le immagini possono anche NON VENIRE archiviate...

Meditate, gente, meditate...

La Procura di Milano Online

I patiti delle vendite al dettaglio di beni usati, il folto e nutrito gruppo dei seguaci di Ebay & Co, in quest`ultimo periodo sembra avere trovato pane per i suoi denti in un contesto lievemente differente.
Infatti, per la prima volta in Italia, si è presentata online la possibilità di partecipare "virtualmente" ad un` asta della Procura di Milano e più precisamente quella concernente il Procedimento Penale 31034/03 ed al sequestro datato 17.10.2003 ed eseguito dalla Guardia di Finanza di Milano in data 17.10.2003 nei confronti di BORRA ANGELINO e BORRA CATERINO.
Per la prima volta è online un sito internet contenente le fotografie della merce sequestrata e l`indicazione su come procedere per la partecipazione all`Asta.
Ciò non toglie che il sistema, encomiabile nelle linee generale, sia ancora affetto da retaggi del passato che sarebbe bene eliminare al più presto,. Inoltre sarebbe bene seguire delle linee guida precise e puntuali per far si che un primo passo come questo sia anche un primo passo verso l'eccellenza.
Ne parlo in un articolo sul mio sito web che vi propongo qui.
Mi farebbero piacere i vostri feedback...

Un nuovo linguaggio per soppiantare SQL...

Che sia arrivato il momento di pensionare il beneamato SQL?
Se Microsoft ci pensa con Yukon SQL 2005 e la più che probabile introduzione di C# & Co nella gestione di Stored Procedure e forse di SQL stesso (in modo similare a Oracle e Java) sembra che qualcun altro stia pensando ad un qualcosa di più radicale...
Innanzitutto attraverso il lavoro di Hugh Darwen e Chris Date ed il loro The Third Manifesto, che si pone l'obiettivo di "razionalizzare" il concetto di DB relazionale alla luce della correttezza implementativa e delle mutate esigenza di un motato utilizzo, forse notevolmente più intensivo e strutturato.
Ma se le ipotesi di Darwen e Date erano solamente ipotesi fino a poco fa, Dave Voorhis ha ben deciso di cambiare le carte in tavola proponendo TUTORIAL D, l'implementazione reale del linguaggio descritto dai due ricercatori.
Ma cos'è tutto questo scalpore?
In parole povere, Tutorial D è stato pensato per essere una implementazione "consona" del linguaggio di query delle basi dati.
L'idea di base è che non ci dovrebbero essere restrizioni arbitrarie alla sintassi del linguaggio di query (Voorhis cita SQL come un linguaggio idiosincratico, dove per esempio query in cascata sono concesse in alcuni punti ed in altri no) ma che il sistema di database non dovrebbe scontrarsi con queste limitazioni a basso livello (come accade invece attualmente).
Le idee di Dave Voorhis sono, in parole povere, una razionalizzazione di anni ed anni di accumulo di idiosincrasie e concetti "peculiari" del mondo del database, al fine di ottenere un SQL (o meglio, un NONSQL) che sia facilmente aquiparabile alla normale prassi programmativa e di concetto di ogni altro linguaggio di programmazione.
Leggere il manifesto e la documentazione di Tutorial D è utile non solo per capire la strada da percorrere, ma anche per familiarizzare su punti controversi delle maggiori tecnologie alla luce delle limitazioni proprie di ognune che ne determinano le peculiarità intrinseche.