Non ricordo esattamente l'anno, ricordo solo che ero alle
superiori, quindi doveva essere il 1994 o dintorni. Un amico, incontrato sul
pullman che mi portava da Lodi a Sant'Angelo, mi passò un misero
floppy da
720K con - così mi disse lui - "...un gran bel gioco! Provalo, e vedrai!
". Avevo sentito parlare di Prince of Persia ma le mie finanze all'epoca non mi permettevano di acquistare un
videogioco tutto mio. Beh, insomma, provai quel gioco e non vi posso spiegare quante giornate
ci ho perso tentando di far fuggire il principe dalle anguste prigioni del malvagio
Marajà, e conquistando allo stesso tempo l'amore della bella di turno. Ho finito
un sacco di volte quel gioco, prima con il mio Olivetti Prodest
PC1 (con scheda video CGA a 4 colori) e poi con il più nuovo 386 a 16Mhz
(con scheda video VGA con 256 colori).
Mi piacque molto quel gioco soprattutto per via dell'animazione del
protagonista. Voci di corridoio dicevano che il suo game designer, tale
Jordan Mechner, avesse
catturato i movimenti del fratellino minore, basandosi poi su quelli per creare
i salti, e le acrobazie e tutti gli altri movimenti del nostro principe, per
renderli più realistici. E poi, ancora, la storia, che per l'epoca aveva
un-non-so-che di cinematografico: ogni tanto, tra un livello e l'altro, c'era un
filmato che portava avanti la storia.
Beh, insomma, tagliando corto, sono contento di aver ricevuto in regalo per
il mio compleanno, oltre ad altre varie cose, anche Prince of Persia - The Sands of
Time, completamente in italiano. L'ho provato ieri e devo
dire che è molto spettacolare: una bella storia ed una bella ambientazione.
Combattimenti con scimitarre, corriodoi da esplorare e mura da saltare da una
parte all'altra. Ancora una volta, mi hanno piacevolmente sorpreso l'estrema
fluidità e destrezza del principe che, veramente, fa ogni movimento possibile e
concepibile. Ma non solo: mi aspettavo un gioco arcade stile Tomb Raider, ma non
c'è proprio storia: qui c'è una vera sceneggiatura che cattura, che fa
meravigliare e divertire. Il doppiaggio in italiano è buono, non certo ai
livelli di Mafia, ma fa il suo dovere. Mi piace molto
inoltre il fatto che ci sia una sorta di voce narrante, ogni tanto, che
introduce, che intercala all'azione un po' di storia, dando un plus al gioco
davvero non banale.
Ed allora, ancora una volta, che le scimitarre brillino alla luce del sole
nascente di Persia, che la potenza delle Sabbie del Tempo si scateni, e che
i malvagi abbiano sempre la peggio.