Quando non ero ancora socio di UGIdotNET e muovevo ancora i primi passi agli eventi e alle conferenze (ricordo la prima sessione di Dino Esposito che avevo seguito nel 2000 al primo evento MSDN a cui avevo partecipato, mi aveva illuminato, poi le sessioni del grande Antonio Sponza, e poi via via le varie WPC, Tech Ed, Don Box, Rafal, Pat Helland, Andrea Saltarello, Raffaele Rialdi, Corrado Cavalli, Clemens Vasters, Fabio Santini etc...) guardavo con ammirazione i grandi che avevo davanti a me.
Da allora ho parlato con un sacco di persone, e ho sempre notato quattro tipi di comportamenti di fronte ai "grandi":
- gli indifferenti - non mi interessa chi ho davanti... basta che quello che mi dice sia utile
- i "Davide Vernole"- che anche volendo non riconoscono "chiiiiiii????" hanno davanti...
- gli entusiasti - oltre a darmi del contenuto... devono anche trasmettermi un'emozione... se lo fanno, sono dei grandi
- gli invidiosi
In questo post voglio parlare un po' degli invidiosi.
Gli invidiosi sono la razza peggiore. Ce ne sono di vari tipi:
- quelli che "ma che c.... vuole quello... ma chi si crede di essere... non se lo fila nessuno..."
- quelli che "ma quello chi cavolo è? io lavoro in xxxxxxxxxxxxx e anche se non sono famoso valgo cento volte più di lui..."
- quelli che "non mi interessa se è bravo o no... è troppo pieno di se... è un buffone..."
- quelli che "ha solo avuto fortuna - ha solo gli amici nei posti giusti - ha... "
Devo dire che negli ultimi anni ho sentito (direttamente o indirettamente) molti discorsi di questo tenore... e tutti da persone che reputo più o meno "perdenti".
Quando vedo persone brave io cerco sempre di capire cosa possono insegnarmi. Cosa posso "carpirgli". Le osservo. Cerco di capire se e dove sbagliano. Non mi importa se mi sono "simpatici" o "antipatici", "amici" o "nemici", "concorrenti" o "alleati". Bisogna sempre imparare dai migliori. E soprattutto, non bisogna mai sentirsi arrivati. Quando si crede di essere in cima... si rischia sempre di cadere e di farsi male.
L'unica cosa che non bisogna fare è "sputare veleno" solo per invidia. E se un grande qualche volta sbaglia... ci sta... anche Pavarotti ogni tanto ha preso qualche stecca. Ma è stato un grande, a prescindere.
P.s. non venitemi a dire "non mi interessa fare come lui... ma fa schifo"... se uno è un grande e se ne parla male "a prescindere" allora... è invidia. E l'invidia è dei perdenti...
P.p.s. io non sopporto i perdenti... soprattutto i perdenti invidiosi.