marzo 2008 Blog Posts
Ho appena finito di leggere un po' di documentazione sui SQL Server Data Services (che al primo impatto mi sono sembrati essere del tutto simili a Amazon S3 - "Amazon Simple Storage Service"). Mi sembra un'iniziativa molto interessante, soprattutto pensando ad applicazioni 'collaborative' che condividono la stessa sorgente dati sul web, applicazioni mashup nonché a tutte quelle applicazioni che richiedono un modello di storage e query molto semplice e flessibile, basato su un minimo set di security e manageability.
Personalmente sarei curioso di vedere in azione le API per lo sviluppo Web che forniranno il supporto built-in allo standard SOAP...
Partiamo da un concetto preliminare: WCF permette ad una applicazione sia client che server di richedere credenziali sia a livello di trasporto che di messaggio. In particolare, ecco le opzioni disponibili:
Transport-Level: None, Basic, Digest, NTLM, Windows, Certificate.
Message-Level: None, Username, Windows, IssuedToken, Certificate.
E' inutile precisare che il protocollo utilizzato per fornire credenziali deve essere poi abbinato opportunamente al tipo di binding previsto per lo scambio dei messaggi. Una volta stabilito il protocollo di autenticazione, bisogna stabilire il meccanismo di scambio di credenziali, che può avvenire sia programmaticamente (tramite la classe ClientCredentials del...
Indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, un modo efficiente per aumentare le performance di un servizio è assicurare anzitutto un uso corretto delle risorse da allocare in memoria in fase di esecuzione. Sicuramente il primo passo ha a che vedere con l'analisi del comportamento delle istanze di un servizio in base allo scenario di interesse. Come molti sanno, in WCF la classe ServiceHost si preoccupa di gestire le istanze di un servizio, ma soprattuto di determinare quale di queste debba poi essere assegnata a ciascuna richiesta.In questo contesto, viene definita l' Enumeration InstanceContextMode, da associare al behavior di un servizio WCF. Vediamo...
WCF fornisce un insieme di funzionalità per il logging (disabilitate di default) per quanto riguarda le comunicazioni tra applicazioni client e server, al fine di facilitare il debugging soprattutto in scenari distribuiti in cui la diagnostica non è così immediata. Un metodo molto semplice e veloce per generare un log contenente le informazioni di diagnostica circa i messaggi in entrata ed in uscita è quello di specificare da configurazione un listener al trace source di default System.ServiceModel.MessageLogging e quindi impostare gli attributi dell'elemento messageLogging della sezione diagnostics. In particolare, è bene ricordare come sia possibile operare un log a diversi...