Workshop fotografici

Ciao a tutti,

da poco sono tornato dal delta del Danubio dove ho fatto una ricognizione in vista di un prossimo viaggio fotografico che pensiamo di organizzare per Giugno.

Purtroppo ho problemi con l'adsl, quindi sono poche le foto che ho potuto postare sul mio sito, ma qualcosa c'e'....andate sul mio sito: www.carlopinasco.com (Gallerie/viaggi/delta del danubio) oppure click qui

Parlando di viaggi e workshop fotografici attivi vi segnalo:

 

"Liguria Terra di Mare":

nello splendido scenario del parco nazionale delle Cinque Terre dal 5 al 7 ottobre 2007. Tutte le info a riguardo le troverete sul mio sito: www.carlopinasco.com

 

 

Nel regno delle aquile:

La prima giornata dello school travel in Val D'aosta è esaurita, abbiamo

reso disponibile una nuova sessione per la settimana successiva (dal 27 al

30), trovate la scheda sul mio sito: www.carlopinasco.com

 

Progetti in corso:

 

Stiamo preparando viaggi in Patagonia (Aprile) e nel Delta del Danubio

(Giugno); stiamo definendo in questi giorni le caratteristiche dei viaggi,

fateci sapere se siete potenzialmente interessati, potremo tenere conto

delle vostre esigenze.

 

Gestione colore

La gestione del colore è fonte di problemi per tutti.
Purtroppo non è un argomento semplice e, mentre con l'analogico i problemi se li smazzava il laboratorio di stampa, con il digitale siamo coinvolti in prima persona.
In fondo a questo post darò dei link a pagine molto più professionali di questa, qui mi limiterò, a costo di essere semplicistico a cercare di spiegare il minimo indispensabile per iniziare a capire....

Partiamo dall'inizio:

Come facciamo a dire al monitor o alla stampante che vogliamo  il verde acqua marcia o il rosso pomodoro marcio, peggio ancora, chi sà com'è fatto il verde acqua marcia (a parte le donne :-) )?
Serve uno standard, qualcosa che definisca i possibili colori in modo esatto e standardizzato.
Questo è lo scopo degli spazi colore. Ne esistono tanti, quelli che più ci interessano sono Srgb e Adobe1984. Srgb è lo spazio utilizzato da tutti i monitor, dai browser web, dalle stampanti dei laboratori, dalle macchine fotografici digitali di fascia bassa e più in generale è lo spazio utilizzato di default nel mondo delle immagini digitali non professionali.
Adobe 1984 è lo spazio colore più usato quando si lavora in modo professionale.
La differenza è nella quantità e nel tipo di colori che sono definiti all'interno degli spazi colori.

I monitor attuali sono in grado di rappresentare correttamente i colori sRGB, non riescono a rappresentare i colori (sono molto più ampi) dello spazio Adobe. Esiste, che io sappia una sola eccezione, un monitor Eizo da oltre 5000€.

Ora che abbiamo una definizione dei colori il ns software può dire al monitor (o alla stampante) disegna un punto verde acqua marcia, lo dirà usando dei numeri che saranno convertiti dalla scheda grafica in intensità dei vari pennelli e/o pixel.
Ma.... chi ci dice che sul ns monitor i pennelli e/o i pixel si illuminano con la giusta intensità, chi ci dice che la testina della stampante emette la giusta quantità di microgocce ?
In altre parole chi ci dice che la conversione da numeri a colori visibile è corretta?
E se il monitor tende un po' sul rosso e la stampante invece è un po' bluastra ecco che la foto stampata sarà diversa da quella vista sul monitor, cosa che succede regolarmente.

Calibrazione delle periferiche.

Si rende necessario calibrare le periferiche in modo che il colore che abbiamo dato in input sia rappresentato correttamente in output.
Questa operazione si realizza grazie a sonde hw che insieme al sw in dotazione sono in grado di leggere i colori così come sono rappresentati e sapendo come dovrebbero essere costruiscono un file che contiene le istruzioni per correggere il tutto.
Questo è il profilo ICC della periferica.
Qui trovate un tutorial che spiega meglio come funziona la cosa: http://www.nital.it/experience/optix4.php

Nel caso di stampanti il profilo è relativo all'accoppiata carta/inchiostri/stampante, se cambiamo uno di questi parametri il profilo è da rifare.

Se il video e la stampante sono profilati correttamente avremo corrispondenza fra i colori visti sul monitor e quelli stampati.
Non è proprio esatto, perchè in un caso i colori sono emessi, nell'altro sono riflessi, diciamo che avremo la massima corrispondenza possibile.

Consigli pratici:

Software di editing:
 Se non ha gestione del colore: Impostate nella macchina fotografica lo spazio di default: sRGB
 Se ha la gestione del colore potete scegliere: impostate nel campo Spazio colore o Srgb o Adobe. L'importante è che sia lo stesso che avete impostato sulla macchina fotografica. Se nella macchina fotografica non c'e' la possibilità di scelta usate sRGB.
 NON indicate il profilo ICC del monitor come spazio colore, non è il sw di editing che lo utilizza, ma il sistema operativo e lo fa in automatico grazie al sw della sonda di calibrazione.

 Quando salvate il file indicate al software di allegare lo spazio colore utilizzato in modo che gli altri sw che apriranno il file sappiano come gestirlo. I numeri scritti all'interno del file dipendono dallo spazio colore utilizzato !!!!
 Quando salvate il file per mandarlo sul web o a un amico e state usando uno spazio colore diverso da sRGB convertitelo in sRGB in modo che chi vedrà la vs foto sul web vedrà i colori corretti.
 Se non lo fate e lo spazio colore è ad esempio Adobe succede che il browser apre il file e interpreta i numeri che trova come appartenenti allo spazio colore sRGB e sbaglia tutto. E' come se dicessimo a un traduttore di tradurre dall'inglese all'italiano e gli dessimo in pasto un testo in tedesco....

Stampare
 Fate gestire i colori o dalla stampante o dal software di eding, mai da tutte e due insieme.
 Indicate al software o alla stampante la carta che state usando indicando il corretto file di profilazione
 Qui trovate un tutorial che spiega bene la procedura: http://www.nital.it/forum/live/workflow_fenderu.php

Ricapitolando:
Calibrare il monitor, se non lo fate non riuscirete mai a stampare correttamente quello che vedete.
Usate sRGB come spazio colore fino a quando non vi siete impratichiti.
Lo spazio Adobe 1984 è utile solo se scattate in RAW e se fate post-produzione 'seria', altrimenti rimanete nell' sRGB e vi eviterete tanti problemi.
Quando stampate accertatevi che ci sia una sola gestione del colore (o la stampante o il software di editing)
Usate i profili di stampa della carta che state usando. (se siete veramente professionali dovete calibrare anche la stampante....ma per ora non è necessario)


Se volete saperne  di più (molto di più) andate qui: http://boscarol.com/

Carlo

 

Jpeg o RAW ?


Il jpeg è uno 'sviluppo' del file raw (operazione fatta dalla macchina fotografica) in base ai parametri che hai impostato.
Puoi modificarlo con un programma di fotoritocco, ma non avrai tutte le possibilità che hai se lavori con il RAW, proprio perchè non hai più i dati originali, quelli più completi, hai solo il risultato dell'elaborazione.
Ad esempio se in macchina hai impostato il contrasto al massimo e guardando la foto ti penti del risultato potrai provare a diminuire il contrasto con photoshop (o simili) ma lo farai partendo da una foto molto contrastata e il risultato finale sarà scadente.
Se invece hai il file RAW, lo sviluppo viene fatto sul PC e puoi modificare tutti i parametri che vuoi e ogni volta riparti dai dati originali, quelli rilevati dal sensore. Hai sempre a disposizione il massimo di informazioni possibile e quindi l'elaborazione è molto più flessibile e potente.
La contropartita per questa flessibilità e potenza è che dopo aver scattato sei ancora a metà dell'opera, devi completare la creazioen della foto andando sul PC. Se scatti in jpeg, la foto è già pronta.

E' la stessa differenza che nel campo della foto analogica c'e' fra scattare e portare la pellicola al laboratorio che ti fa le stampe in un ora e sviluppare e stampare da soli in camera oscura, molto più tempo, molta più fatica, ma molte più soddisfazioni.

Approfondiamo il file RAW:

Prima di tutto è bene chiarire una cosa. Il file RAW contiene al suo interno le informazioni così come sono uscite dal sensore (in pratica la luminosità letta da ognuno degli n Mpixel) + le informazioni impostate in camera la momento dello scatto. Queste informazioni sono 'separate' da quelle del sensore, diciamo che sono degli appunti che la macchina annota in coda ai dati importanti.

Ora tutto dipende dal software che si usa per 'sviluppare' la fotografia. Ti posso dire cosa fanno quelli Nikon, ma più o meno è quello che fanno tutti: Aprono il file RAW, leggono i dati del sensore e ricostruiscono l'immagine.
Poi (notare il poi) applicano i valori settati in macchina per visualizzare la foto così come era stata impostata al momento dello scatto.
Ora è possibile modificare quei parametri agendo sul software il quale ripartirà dai dati del sensopre e applicherà i nuovi parametri, ecco perchè è così potente, puoi sempre 'buttare via' le scelte fatte (in macchina o dopo sul PC) e ricominciare da capo.
Cosa succede quando salvi di nuovo il file RAW ?
Nel caso di Nikon vengono modificate solo le informazioni relative ai parametri in modo che la prossima volta si ricorderà come sono stati impostati sul PC (ma è facilissimo riazzerare tutto), nel caso di altri
software il file RAW non viene proprio toccato e i nuovi parametri vengono salvati su un file con lo stesso nome ed estensione diversa.
In questo modo quando riaprirai il file il software si ricorderà quali parametri applicare.

Come fare a rendere 'permanente' e 'definitive' le modifiche fatte?
Salvando il file in formato TIFF o JPEG, in questo caso il file risultante è concettualmente equivalente a quello che esce dalla macchina quando scatti direttamente in jpeg (o tiff per alcune macchine)

Quindi avrai il file RAW che è il tuo negativo, e il file JPEG o TIFF che è la foto sviluppata da stampare e/o visualizzare sul PC.

Consiglio, se oltre alle modifiche fatte con il software di sviluppo del RAW intendi fare ulteriori elaborazioni in Photoshop o similia salva il file in formato TIFF, che non ha compressione.

Lo riapri poi con il sw di fotoritocco, lo elabori quanto vuoi, sempre salvando in TIFF pe non perdere qualità e solo quando lo devi mandare al laboratorio di stampa o mandare sul web o usare com sfondo o..... lo salvi in jpeg.

 

Parliamo di post-produzione.

Molti si vantano di non modificare in alcun moodo il file della foto rifiutando qualunque tipo di post-produzione.

Pensano in questo modo di essere dei fotografi 'puri' e di non alterare l'immagine facendola diventare una cosa diversa da una fotografia, in altre parole di comportarsi come si faceva quando si usava la pellicola

A mio modesto pare è un grosso sbaglio per vari motivi.

1) Non sfruttano le potenzialità del mezzo che hanno pagato
2) Non è vero che quando si usava la pellicola non si faceva post-produzione, per dimostrarlo proverò ad elencare una serie di azioni del fotografo analogico e le corrispondenti azioni del fotografo digitale.

Scelta della pellicola

 Foto analogica:
 Le pellicola non sono tutte uguali, segliere una pellicola piuttosto che un'altra influenza enormemente il risultato finale. Una pellicola per diapositive Kodak è diversa da una Fuji, all'interno delle marche i vari tipi di pellicola danno risultati diversi, colori diversi, saturazione diverse, grana diversa etc etc.

A questo punto qual'è la 'vera' foto, quella realizzata con la dia Fuji ultrasatura o quella con la Kodak che rende meglio l'incarnato?
E' pellicola, ma le foto sono diverse, quindi qualcuno ha alterato il risultato.

Foto digitale:
 Il sensore non può essere cambiato, ma si possono cambiare tanti parametri per adeguare la situazione al risultato che si desidera.
Possiamo cambiare la saturazione, la nitidezza, il contrasto, il profilo colore, al sensibilità etc.

Laddove un analogico sceglie una pellicola il digitale sceglie uno o più parametri

Sviluppo:
L'analogico se usa pellicola negativa sceglierà il tipo di bagni chimici, la temperatura e la durata delle varie fasi si sviluppo; con questo influenzando grandemente il risultato finale. Se usa diapositive si affiderà ad un laboratorio piuttosto che ad un altro nella speranza che i bagni siano freschi e i processi siano eseguiti a regola d'arte. In ogni caso finita la fase di sviluppo non si potrà più tornare indietro e avere ripensamenti.

In digitale, se si scatta direttamente in JPEG lo 'sviluppo' viene eseguito dalla macchina fotografica sulla base delle impostazioni dei vari parametri e il risultato finale sarà definitivo, nel senso che non si potrà tornare indietro e modificare i parametri. Tutto questo è molto simile allo sviluppo di una pellicola negativa.
Se si lavora in formato RAW la macchina fotografica registra le informazioni grezze raccolte dal sensore e le informazioni sui parametri scelti dal fotografo, ma NON sviluppa la foto.
Questo processo sarà eseguito su PC dal software apposito. I risultati sono migliori, perchè la potenza di elaborazione del PC è migliore di quella della macchina fotografica e quindi il software può usare algoritmi migliori rispetto a quelli utilizzati dalla macchina fotografica quando si scatta direttamente in JPEG.
Ma il grande vantaggio è che è possibile 'sviluppare' l'immagine tutte le volte che si vuole, dato che i dati grezzi non vengono mai alterati e che ad essi è possibile applicare parametri diversi di volta in volta.
Questa possibilità non esiste nell'analogico ed è un grande vantaggio del digitale.
In pratica è come se potessimo decidere il tipo di pellicola 'dopo' aver scattato la foto

Stampa:
In analogico la fase di stampa comporta la scelta del tipo di carta, più o meno contrastata, la mascheratura di alcune zone del negativo per nascondere o evidenziare alcune parti della scena, la scelta del taglio dell'inquadratura, la scelta del tipo di bagni, la loro temperatura, la durata degli stessi sono altri fattori che modificano profondamente il risultato finale.
Nel caso di diapositive i parametri di lavoro sono molto più limitati e si riducono alla scelta del proiettore, della sala di proiezione e del tipo di superfice su cui proiettare.
In ogni caso il risultato finale non sarà mai univoco e immutabile.

In digitale si ripresentano le stesse opportunità di elaborazione, cambiano gli strumenti, ma non le cose che andremo a fare.
Sceglieremo il contrasto, renderemo più chiare o più scure le varie zone delel foto, sceglieremo una stampante piuttosto che una altra, un tipo di carta piuttosto che un altra.
Visualizzeremo le foto su uno schremo al plasma, o su un CRT o su uno schemo a cristalli liquidi.

In ogni caso le scelte che faremo modificheranno il risultato finale.

Tutto questo per affermare che il momento dello scatto è solo l'inizio di un processo che porterà alla creazione della fotografia e che il risultato finale sarà influenzato dalle scelte che faremo, non esiste la fotografia 'perfetta', quella che rappresenta la realtà in maniera oggettiva e assoluta, è sempre un'interpretazione che daremo a quello che abbiamo visto.
Questo è sempre stato vero con la fotografia analogica e lo è oggi con quella digitale.

Sono cambiati gli strumenti, ma di fatto, non è cambiato il processo con cui si realizza una fotografia.

Carlo

Torno a voi con alcune novità

E' passato molto (troppo) tempo da quando ho postato qualcosa in questo blog.

E' successo perchè il mio ruolo in Microsoft era cambiato ed ero in altre faccende affacendato, ma posso garantirvi che non mi sono scordato di UGI, non potrei proprio !!!

Oggi scrivo di nuovo qualche cosa, ma ci sono alcune 'piccole' novità che prima dovete conoscere:

  1. Non sono più in Microsoft, ho lasciato l'azienda alla fine di Maggio 2007 dopo 14 anni, per me positivi, spero anche per chi ha avuto la ventura di dover lavorare con me.
  2. Non sono più un informatico, ho lasciato l'informatica dopo 25 anni. Con questo non voglio dire che ho cancellato quel poco che sapevo dal cervello, ma che da oggi l'informatica non è più il mio focus principale.
  3. Ho 51 anni ed è ora di cambiare vita
  4. Vendo la casa di Peschiera Borromeo e torno a vivere in Liguria :-)

"E allora cosa cavolo ti sei messo a fare" qualcuno di voi potrebbe damandarmi.....

Semplice, faccio quello che mi è sempre piaciuto (non che l'informatica no mi piacesse).......

Sono diventato un FOTOGRAFO !!!!!

Per essere più precisi oltre a fare fotografie naturalistiche organizzo viaggi e workshop fotografici per privati e aziende.

Sul mio sito http://carlopinasco.smugmug.com troverete sia le foto che il calendario dei viaggi che stiamo organizzando.

Se siete interessati ad un viaggio in Tanzania a fotogrfare leoni sbrigatevi perchè le iscirizioni sono già aperte, per le altre mete: Gran paradiso, 5Terre, Delta del Danubio, Norvegia etc c'e' tempo....

Se il link è scomodo da ricordare memorizzate questo: www.carlopinasco.com , dovrebbe essere più semplice.

Se avete bisogno di scrivermi.... carlo@ aggiungete il dominio carlopinasco.com

Cosa mi riprometto di fare qui:

Cercherò di scrivere di fotografia (rigorosamente digitale), lo farò qui perchè questo è il blog che preferisco, perchè so' che molti developer sono anche appassionati di fotografia e poi perchè l'esperienza mi ha insegnato che la soluzione a un bug arriva sempre quando ti distrai e pensi ad altro (a me di solito capitava appena uscito dall'ufficio) e allora qualche post sulla fotografia potrebbe aiutare a risolvere qualche bug in più :-)

Carlo

Fotografo naturalista

 

 

 

 

Microsoft SQL Server 2005 roadshow a Roma e Milano

Roma 21-22 Giugno, Milano 29-30 Giugno
Tutte le info qui: http://www.microsoft.com/italy/sql/eventi/sql_roadshow.mspx

Visual Studio Team System i moduli e i loro nomi.....

Questi i nomi corretti dei vari moduli che compongono Visual Studio Team System:

  • Visual Studio Team Foundation Server, an extensible team collaboration server that enables all members of the extended IT team to effortlessly manage and track the progress and health of projects
  • Visual Studio Team Edition for Software Architects, visual designers that enable architects, operations managers, and developers to design service-oriented solutions that can be validated against their operational environments
  • Visual Studio Team Edition for Software Developers, advanced development tools that enable teams to build reliable, mission-critical services and applications
  • Visual Studio Team Edition for Software Testers, advanced load testing tools that enable teams to verify the performance of applications prior to deployment
  • Visual Studio Team Suite, bundle of Visual Studio Team Edition for Software Architects, Visual Studio Team Edition for Software Developers, and Visual Studio Team Edition for Software Testers
  • Proven process guidance, prescriptive architectural guidance, and solution accelerators that assist organizations in improving the predictability and reliability of delivering mission-critical solutions

 

La licenza di MSDN è singola

Leggo sul blog di Marco riferimenti a licenze multiple all'interno di MSDN, http://blogs.ugidotnet.org/marco.santoni/archive/2005/05/13/16239.aspx.
E' un errore che molti fanno in assoluta buona fede, sappiate che la licenza di MSDN Professional (e di tutte le altre versioni) è singola.

Non esiste una versione per 10 o 5 o 2 o....
Chi possiede la licenza ha diritto ad installare tutte le macchine che vuole per uso di sviluppo, demo e test, è escluso l'utilizzo in produzione con il solo caso di Office all'interno di MSDN Universal.
Qui trovate tutto nero su bianco:
http://www.microsoft.com/italy/msdn/prodotti/subscriptions/licensing/default.mspx

SQL SP4 e AWE, non installate il service pack

Segnlazione appena ricevuta:
Important Note: Microsoft has found an issue with the final build of SP4 that impacts customers who run SQL Server with Address Windowing Extensions (AWE) support enabled. This issue only impacts computers with more than two gigabytes (2 GB) of memory where AWE has been explicitly enabled.
If you have this configuration, you should not install SP4. Microsoft is currently working on the problem and will issue an update soon.
Il problema si verifica solo se è configurato un valore di "max server memory" maggiore del 50% della memoria disponibile.
Ad esempio se il server ha 32Gb e "max server memory" è impostato a 12Gb non ci sono problemi, se il "max server memory" è impostato a 20Gb o più grande allora SQL Server userà solo il 50% della memoria fisica e cioè 16Gb.

Stanno lavorando al rilascio di una Fix.

Team Foundation Server, 5 utenti saranno compresi in ogni edizione della famiglia Visual Studio System.

So che l'arrivo di Team System e di Team Foundation Server sta sollevando  molte discussioni relativamente al prezzo e alle caratteristiche delle varie configurazioni possibili.
10 minuti fa è arrivata una email con alcuni annunci importanti, vi giro alcune delle cose più importanti.
Ricordo che se si ha il solo Visual Studio è possibile passare a MSDN pagando la sola quota di rinnovo (invece che il prezzo pieno) e questo solo fino all'uscita di VS2005.
Una volta che siete su MSDN passerete gratuitamente a VS Team System. Qui altre info: http://www.microsoft.com/italy/msdn/prodotti/subscriptions/stepup.mspx

Ritornano alla email che ha originato questo post, ecco le cose importanti:

We will place a limited version of Team Foundation Server in each edition of the Visual Studio Team System family (Architects, Developers and Testers).  This version will be restricted to a maximum of five users and should serve the needs of smaller organizations.  Teams that have a need for more users should still find that Team Foundation Server is significantly more cost effective than current source code control solutions and offers tremendous value through its role as the core of integration across all of the Team System.

  •  Universal subscribers that want all of the client functionality of Team System will be able to upgrade to Team Suite by paying just the incremental software assurance or renewal price for the duration of their agreement. 
  • Universal subscribers who want Team Edition for Software Architects, Team Edition for Software Developers, or Team Edition for Software Testers will be able to upgrade at no additional cost. Each of these “role Editions” includes the MSDN Premium Subscription.
  • Universal subscribers who want the 2005 equivalent of MSDN Universal can simply choose Visual Studio 2005 Professional Edition with MSDN Premium Subscription and get the functional equivalent of MSDN Universal for about 15% less than what they paid today.

Maggiori informazioni su: http://msdn.microsoft.com/howtobuy/vs2005/ o qui: http://www.microsoft.com/italy/msdn/prodotti/howtobuy/vs2005/default.mspx