Gestione colore

La gestione del colore è fonte di problemi per tutti.
Purtroppo non è un argomento semplice e, mentre con l'analogico i problemi se li smazzava il laboratorio di stampa, con il digitale siamo coinvolti in prima persona.
In fondo a questo post darò dei link a pagine molto più professionali di questa, qui mi limiterò, a costo di essere semplicistico a cercare di spiegare il minimo indispensabile per iniziare a capire....

Partiamo dall'inizio:

Come facciamo a dire al monitor o alla stampante che vogliamo  il verde acqua marcia o il rosso pomodoro marcio, peggio ancora, chi sà com'è fatto il verde acqua marcia (a parte le donne :-) )?
Serve uno standard, qualcosa che definisca i possibili colori in modo esatto e standardizzato.
Questo è lo scopo degli spazi colore. Ne esistono tanti, quelli che più ci interessano sono Srgb e Adobe1984. Srgb è lo spazio utilizzato da tutti i monitor, dai browser web, dalle stampanti dei laboratori, dalle macchine fotografici digitali di fascia bassa e più in generale è lo spazio utilizzato di default nel mondo delle immagini digitali non professionali.
Adobe 1984 è lo spazio colore più usato quando si lavora in modo professionale.
La differenza è nella quantità e nel tipo di colori che sono definiti all'interno degli spazi colori.

I monitor attuali sono in grado di rappresentare correttamente i colori sRGB, non riescono a rappresentare i colori (sono molto più ampi) dello spazio Adobe. Esiste, che io sappia una sola eccezione, un monitor Eizo da oltre 5000€.

Ora che abbiamo una definizione dei colori il ns software può dire al monitor (o alla stampante) disegna un punto verde acqua marcia, lo dirà usando dei numeri che saranno convertiti dalla scheda grafica in intensità dei vari pennelli e/o pixel.
Ma.... chi ci dice che sul ns monitor i pennelli e/o i pixel si illuminano con la giusta intensità, chi ci dice che la testina della stampante emette la giusta quantità di microgocce ?
In altre parole chi ci dice che la conversione da numeri a colori visibile è corretta?
E se il monitor tende un po' sul rosso e la stampante invece è un po' bluastra ecco che la foto stampata sarà diversa da quella vista sul monitor, cosa che succede regolarmente.

Calibrazione delle periferiche.

Si rende necessario calibrare le periferiche in modo che il colore che abbiamo dato in input sia rappresentato correttamente in output.
Questa operazione si realizza grazie a sonde hw che insieme al sw in dotazione sono in grado di leggere i colori così come sono rappresentati e sapendo come dovrebbero essere costruiscono un file che contiene le istruzioni per correggere il tutto.
Questo è il profilo ICC della periferica.
Qui trovate un tutorial che spiega meglio come funziona la cosa: http://www.nital.it/experience/optix4.php

Nel caso di stampanti il profilo è relativo all'accoppiata carta/inchiostri/stampante, se cambiamo uno di questi parametri il profilo è da rifare.

Se il video e la stampante sono profilati correttamente avremo corrispondenza fra i colori visti sul monitor e quelli stampati.
Non è proprio esatto, perchè in un caso i colori sono emessi, nell'altro sono riflessi, diciamo che avremo la massima corrispondenza possibile.

Consigli pratici:

Software di editing:
 Se non ha gestione del colore: Impostate nella macchina fotografica lo spazio di default: sRGB
 Se ha la gestione del colore potete scegliere: impostate nel campo Spazio colore o Srgb o Adobe. L'importante è che sia lo stesso che avete impostato sulla macchina fotografica. Se nella macchina fotografica non c'e' la possibilità di scelta usate sRGB.
 NON indicate il profilo ICC del monitor come spazio colore, non è il sw di editing che lo utilizza, ma il sistema operativo e lo fa in automatico grazie al sw della sonda di calibrazione.

 Quando salvate il file indicate al software di allegare lo spazio colore utilizzato in modo che gli altri sw che apriranno il file sappiano come gestirlo. I numeri scritti all'interno del file dipendono dallo spazio colore utilizzato !!!!
 Quando salvate il file per mandarlo sul web o a un amico e state usando uno spazio colore diverso da sRGB convertitelo in sRGB in modo che chi vedrà la vs foto sul web vedrà i colori corretti.
 Se non lo fate e lo spazio colore è ad esempio Adobe succede che il browser apre il file e interpreta i numeri che trova come appartenenti allo spazio colore sRGB e sbaglia tutto. E' come se dicessimo a un traduttore di tradurre dall'inglese all'italiano e gli dessimo in pasto un testo in tedesco....

Stampare
 Fate gestire i colori o dalla stampante o dal software di eding, mai da tutte e due insieme.
 Indicate al software o alla stampante la carta che state usando indicando il corretto file di profilazione
 Qui trovate un tutorial che spiega bene la procedura: http://www.nital.it/forum/live/workflow_fenderu.php

Ricapitolando:
Calibrare il monitor, se non lo fate non riuscirete mai a stampare correttamente quello che vedete.
Usate sRGB come spazio colore fino a quando non vi siete impratichiti.
Lo spazio Adobe 1984 è utile solo se scattate in RAW e se fate post-produzione 'seria', altrimenti rimanete nell' sRGB e vi eviterete tanti problemi.
Quando stampate accertatevi che ci sia una sola gestione del colore (o la stampante o il software di editing)
Usate i profili di stampa della carta che state usando. (se siete veramente professionali dovete calibrare anche la stampante....ma per ora non è necessario)


Se volete saperne  di più (molto di più) andate qui: http://boscarol.com/

Carlo

 

posted @ giovedì 12 luglio 2007 22:47

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Comments on this entry:

# re: Gestione colore

Left by Luca at 12/07/2007 23:01
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Bel post, complimenti...
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